Il cigno consapevole che aveva scansato l’anatroccolo…
Come Cenerentola o, se volete, come la fiaba del Brutto Anatroccolo. Insomma, il concetto è che, talvolta, anche i sogni più lontani e ambiziosi possono tingersi di verità.
Così è, almeno, per Sofía Jirau, modella portoricana che, in breve tempo, ha conquistato i cuori di migliaia di fan, in tutto il mondo. La 25enne è, infatti, tra i volti della nuova campagna di Victoria’s Secret e posa per Vogue.
“L’ho sognato, ho lavorato duro e oggi il sogno diventa realtà“. Encomiabile ma – vi starete domandando – dov’è la novità? “Finalmente posso raccontare il mio grande segreto. Sono la prima modella con sindrome di Down di Victoria’s Secret!“.
D’altronde, fanno sapere dai piani alti, “l’Azienda aspira a diventare un sostenitore globale e leader, in termini di emancipazione femminile“. Né angeli né modelli plus size, pertanto. Il cambio della Maison di lingerie punta a valorizzare tutte le donne. “Donne riconosciute per i loro successi e non per le loro proporzioni“.
Ecco, dunque, spiegato il post su Instagram, carico di entusiasmo. Merito degli oltre 50mila followers e della collaborazione con il noto Brand di intimo americano, per la campagna dedicata alla bellezza inclusiva: Love Cloud Collection.
Un posto d’onore, guadagnato grazie alla determinazione nel superare i propri limiti. Nel caso in questione, si tratta – pure – di dirigersi contro tutta una serie di preconcetti, tuttora radicati nella Società, ribadendo quanto sia importante l’amore verso se stessi e come, quest’ultimo, sia alla base della vera bellezza. Come dire, combattiamo i tabù attraverso l’unicità e smettiamola di inseguire una perfezione che, a ben guardare, vive esclusivamente su canoni astratti.
Un’ambizione, quella di sfilare in passerella, coltivata dalla ‘nostra’ sin da piccola e che ha trovato concretezza intorno al 2020, nel momento in cui Sofia viene ‘arruolata’ per la Fashion Week di New York. Dopo tanti passi da formichina, finalmente, uno da elefante e, con esso, l’arrivo della notorietà.
Certo, da allora, la ragazza ne ha fatta di strada… Oggi si dipinge a fonte di ispirazione per altre giovani, facendosi latrice di messaggi inclusivi, rispetto al rapporto con il proprio corpo. Non solo, Sofia è diventata, a tutti gli effetti, un’ imprenditrice.
Grazie alla Down Syndrome Foundation ha creato Alavett, un marchio che si propone di vendere maglie, cappelli e accessori per la casa e che, letteralmente, sta a significare Io amo. Una proposizione, ribadita anche nel profilo Instgram e nel sito web. Un invito, per tutti, a trovare il coraggio di inseguire le proprie aspirazioni: “Dentro e fuori, non ci sono limiti – ci insegna Sofìa – Puoi sempre raggiungere i tuoi obiettivi“.
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