Quando anche la mela si ‘acchitta’ per la sera…

Quando anche la mela si ‘acchitta’ per la sera…

Una mela al giorno… ‘. Il detto lo conosciamo tutti ma, in questo particolare caso, va applicato ad un prodotto, fuori dall’ordinario. Si tratta, con altissima probabilità, della mela più rara al Mondo.

Senza dubbio, tra le più costose sul mercato (ogni singolo esemplare viene pagato anche 20 euro). Il nome, Black Diamond, del resto, ne lascia già intuire il valore mentre, per chi ne volesse conoscere la provenienza, va detto che cresce rara come è solamente in Tibet, nella regione dello Nyingchi, situata ad oltre 3000 metri d’altezza.

Colturediciamocelo pure limited edition, vendute essenzialmente in Cina, nei supermercati di fascia alta e in confezioni regalo, da 6 o 8 elementi.

A concorrere al prezzo, oltretutto, l’attesa di circa otto anni, prima che gli alberi inizino il ciclo di produzione, contro i tre/cinque, richiesti di consueto.

IN ABITO NERO DA GRAN SOIREE

Così, se il gusto è, più o meno, paragonabile a quello del frutto tradizionale, come pure tali restano i valori nutrizionali, la buccia che la ricopre o meglio, la sua colorazione racconta di lusso ed eleganza e di qualcosa di unico nel suo genere. In qualche modo, alter ego dei Percebes, se si parla di crostacei, o del Mangostano, tanto per fare qualche esempio. Il Trono del Sole così viene definita nella traduzione cinese si descrive, insomma, attraverso una mise da grandi occasioni.

Piccola, succosa e dolce, deve la sua peculiarità alle condizioni in cui viene coltivata. Gli alberi crescono all’ombra della catena dell’Himalaya, posizione che la rende soggetta a condizioni meteorologiche ed escursioni termiche, spesso estreme.

Dato, poi, il contesto climatico proibitivo, non occorrono prodotti chimici per contrastare l’azione di eventuali insetti nocivi, giacché l’attività dei parassiti si rende facile intuirlo pressoché impossibile.

La considerevole altezza delle coltivazioni espone, inoltre, il frutto a un importante bagno di raggi ultravioletti, che conferiscono alla buccia la sua inconfondibile tinta, tra il violaceo scuro e il nero. All’interno, invece, la polpa rimane bianca, saporita e poco acidula. Con quel tanto di zuccheroso che lo qualifica piacevole all’assaggio ed enormemente seducente all’aspetto.

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