Finalmente mi sposo ma l’abito, come lo scelgo?
‘Armiamoci‘ – sarebbe il caso, finalmente, di dire – ‘e partiamo!‘. Muoviamoci, alla ricerca della felicità che, finora, ci è stata impedita. Riprendiamo ad inseguire i sogni. Rispolveriamo i desideri riposti nel cassetto e spicciamoci a dar loro corpo.
Sfiancati dalla pandemia, stentiamo forse a credere che si possa ‘rifare’. Che la vita, cioè, possa riprendere il suo corso naturale. Eppure qualcosa si muove. Ce lo attestano i numeri. Ce lo conferma l’allentamento di tutto quell’imponderabile numero di regole a cui abbiamo dovuto sottostare negli ultimi due anni. Fanno, insomma, capolino piccole gemme di spensieratezza, da cogliere al volo.
Dunque, riprendono corpo anche i piani dimenticati o accantonati – non potendo fare altrimenti – e tale è per i matrimoni. Risorge – per così dire – l’idea di poter celebrare le nozze, come si faceva una volta. Senza compromessi. Senza, necessariamente, doversi accontentare.
Da dove si parte, allora? C’è da valutare la Location, bisogna considerare gli addobbi, la sala per il ricevimento, la Chiesa… ma, lo sappiamo, la prima scelta ricade sempre – o quasi – sull’abito. Assai più che un semplice indumento, finisce, infatti, per rappresentare l’essenza stessa del gesto che ci apprestiamo a compiere. Iconograficamente parlando, descrive quanto di più profondo siamo intenzionate a comunicare. Perciò, decretare quale sia la proposizione più adeguata, alle volte, può risultare davvero complicato.
Eppure, anche in questo senso, esistono regole a cu potersi appellare. Punti di riferimento, consigli, insomma – che nulla di più vogliono rappresentare – atti ad indirizzarci e definirci, nel rispetto dell’idea che abbiamo in testa… e nel cuore. Vediamo quali sono:
- Partiamo dalla personale body shape. Vale a dire, facciamo i conti con le carte che abbiamo a disposizione. Non occorre mortificarci. Semplicemente, posizioniamoci davanti allo specchio, armate di onestà, e verifichiamo cosa riesca a valorizzarci. Libere di esprimere noi stesse, certo, ma pur sempre guidate dal buon senso. Pertanto – solo per fare qualche esempio – se la vita è sottile, i fianchi morbidi e le spalle leggermente più strette del bacino, prediligiamo mise dal taglio a sirena, più ricche, a partire dal ginocchio. Diversamente, se abbiamo a che fare con forme abbondanti e fianchi prorompenti, puntiamo su modelli a ruota, con corpetto aderente sull’addome e gonna a campana. Le opzioni sono infinite. Invece di stressarci, riflettiamo sul fatto che si tratta di un’occasione di divertimento pressoché unica e godiamocela tutta!
- Operiamo la nostra selezione in base all’orario. Se – cioè – la cerimonia e i festeggiamenti a seguire sono previsti nell’arco delle ore diurne, optiamo per uno stile che non sia eccessivamente pomposo. Magari potremmo osare giocando con gli accessori, che impreziosiscano l’outfit, senza tuttavia appesantirlo. Un abito senza maniche, con scollo a barca oppure a cuore potrebbe rivelarsi quel che fa al caso nostro. Se, al contrario, celebrazione e via dicendo si svolgono in serata, puntiamo su qualcosa di più ricco e accurato. Rivestiamoci di Swarovski, se riteniamo di potercelo permettere; rivolgiamo l’attenzione a corpetti avvolti di brillanti, oppure strascichi che non lesinino in lunghezza.
- Troviamo il coraggio di osare. Un evento così è praticamente irripetibile,. Ciò premesso, consideriamo anche il fatto che, di necessità, ne saremo le protagoniste indiscusse. Concediamo allora spazio al nostro carattere e alla personalità che ci contraddistingue. D’altronde, nel 2022, i trend prevedono un’immaginazione che respiri. E’ la volta di abiti lunghi, corti con gambe in bella vista, tailleur bianchissimi completi di giacca e pantalone, oppure look androgini, in pieno stile tuxedo. Aderiamo a quel, che più di ogni altra soluzione, ci fa sentire in linea con noi stesse. Sbagliare diverrà praticamente impossibile.
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