“E lucevan le Stelle e olezzava la Terra…”

“E lucevan le Stelle e olezzava la Terra…”

La notte delle Stelle cadenti, dei sogni che si avverano… Il 10 agosto, quel San Lorenzo, così legato alla tradizione e ad un evento che, più o meno nell’immaginario di tutti, si disegna magico. E allora, dove trascorrere la serata più romantica dell’estate, immancabile, per alcuni, più ancora di Ferragosto?

Pianificare una gita fuori porta, pure se breve, potrebbe rappresentare l’idea vincente, per godere appieno del cielo stellato e di ciò che, per molti, sta a significare.

Dove dirigersi, allora? Ecco, di seguito, qualche suggerimento…

ALLE PORTE DELLA CAPITALE

Le cascate di Monte Gelato, a Mazzano Romano, sgorgano nel cuore del Parco Regionale Valle del Treja. Un’esperienza, l’itinerario effettuato in questi luoghi, della durata di circa tre ore. Un rapido viaggio, che mette a diretto contatto con la Natura. Munitevi, dunque, di calzature adeguate. Sono diversi, difatti, i tratti tortuosi; alcuni particolarmente insidiosi. Avrete a che fare, in ogni caso, con aree attrezzate e sentieri tracciati.

Oltre le cascate, vero perno d’attrazione, è possibile – inoltre – visitare il MAVNA, museo di Cultura Falisca e il comune stesso di Mazzano Romano – dalla particolare forma elicoidale – edificato su uno sperone di tufo, a picco sulla valle. Il comune è ben collegato ai sentieri del Parco ed è visitabile, tra Chiese e Palazzi baronali, completamente a piedi.

LA DOTTA, LA GRASSA, LA ROSSA…

Recatevi, questo è il consiglio, presso il Parco Regionale del Corno alle Scale, a 70 km di distanza dalla città di Bologna. La località assume il nome dalla montagna omonima e comprende un’area – protetta, a partire dal 1998 – di 5000 ettari, tripudio di boschi e torrenti.

Meta irrinunciabile, per gli amanti delle lunghe passeggiate, lo è anche per chi vuole dedicarsi allo sport. Non manca l’opportunità, da queste parti, di praticare sci, parapendio, snowboard e trekking. Sono numerose, poi, le strutture ricettive e c’è persino una piscina, dotata di scivoli ad acqua. Ancora, nei borghi circostanti, è possibile ammirare l’architettura locale e gustare piatti tipici: dal tartufo alla cacciagione; dai dolci di castagne ai vini. L’epicentro, pure, di baite e rifugi e aree apposite, dove improvvisare un picnic o campeggiare.

BAARIA

Bagheria, a circa 20 minuti da Palermo, sembra perfetta, per far incontrare i gusti di grandi e piccini. Ci si gode la spiaggia della frazione marinara di Aspra, oppure si può visitare il Museo del Giocattolo e delle Cere – tra i pochissimi, in Italia – e, attraverso un percorso, nel tempo e tra le culture, affondare nel mondo, dall’odore immaginifico, di burattini, fucili in legno, bambole, tricicli, cavalli a dondolo… In tutto, circa 1600 pezzi. Ci si avventura, tra le tante curiosità, nell’approfondimento della collezione di opere in ceroplastica, realizzate dagli artigiani siciliani. Laboratorio – quest’ultimo – di restauro e punto ristoro.

Doveroso, infine, un giro alla Villa Palagonia, la cosiddetta Villa dei Mostri. Il posto, quello appena citato, ideale, per rimanere di stucco, di fronte alle grottesche e fantasiose statue in pietra della seconda metà del ‘700, il fasto barocco dei saloni e il sontuoso giardino.

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