Attenzione a quel treno…

Attenzione a quel treno…

Anziani e turisti. Le vittime preferite, manco a dirlo, erano queste, selezionate, in seguito ad un’oculata disamina. Persone che, almeno su carta, tendono ad addormentarsi, in fase di viaggio. Un modo, poi, per ‘alleggerirli’ del denaro contante, come pure di gioielli e portafogli. Genio di un ventunenne – pregiudicato – originario del Senegal e residente nel ravennate, riconosciuto dalla polizia ferroviaria come responsabile di numerosi atti predatori, compiuti su mezzi pubblici di tutta l’Emilia-Romagna, negli ultimi tre mesi.

Tutto sarebbe partito – stando alla cronaca – da un esplosione di segnalazioni di furti. Denunce, che hanno risvegliato l’attività d’indagine svolta dalla polfer. La minuziosa visione delle immagini, grazie ai sistemi di videosorveglianza presenti nelle carrozze, insieme ai moderni mezzi telematici di riconoscimento facciale e alla collaborazione delle vittime hanno consentito, così, di ricostruire le modalità e gli spostamenti dell’accusato.

Il modus operandi, del resto, rimaneva invariato. Secondo l’accusa, il senegalese colpiva, in genere, nel fine settimana, quando il numero di passeggeri è maggiore, rispetto ai giorni lavorativi. Dopo aver scelto il treno compiva, una volta su, un primo giro di ricognizione, focalizzandosi sui viaggiatori maggiormente distratti o posizionati negli scompartimenti più isolati. Tempi rapidi, nessun testimone e il gioco era fatto.

Gli inquirenti hanno riscontrato come, in un caso, il nostro fosse addirittura riuscito a rubare un monopattino elettrico, senza farsi scoprire. Poi, terminato il lavoro, furtivamente scendeva alla prima fermata. Un sistema rodato ma che, a lungo andare, ha finito con l’insospettire gli agenti. Fermato, il giovane dovrà, ora, rispondere dei numerosi crimini, di fronte all’autorità giudiziaria.

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