Da grande voglio fare… il guardia parco

Da grande voglio fare… il guardia parco

Lavorare – e questa, di per sé, è già una bella ambizione – senza doversi rinchiudere, necessariamente, tra le quattro mura di un edificio. Una chimera, se si pensa che la maggior parte dei mestieri, in azienda, in fabbrica o in ufficio, prevedono un ambiente chiuso, fermi – se non, spesse volte, seduti – nello stesso posto, magari davanti ad un computer. C’è di paggio, ovvio, ma tant’è!

DA IERI…

Eppure, esistono – per fortuna – anche occupazioni – tutta una serie – deputate a venir svolte all’aperto. Soddisfacenti, ben remunerate, d’interesse e, quel più conta, da svolgersi, immersi nella Natura.

Mai presa in considerazione, ad esempio, l’idea di diventare travel blogger? E, perché non fotografo naturalista; oppure, ancora, biologo naturale o archeologo? Attività, certo, non alla portata di tutti, anche per via della scarsa richiesta, in tal senso. Allora, voltando appena lo sguardo, potreste trovarvi a scorgere – ed accarezzare – l’idea di fare il guardia parco.

… AD OGGI

Figura enormemente richiesta in Europa e specie in Italia, svolge solitamente il compito di monitorare animali specifici; verificare eventuali danni a flora e fauna causati dai visitatori o, magari, da eventi metereologici estremi. Un lavoro, basato su costante cura e attenzione, verso le tante migliaia di chilometri quadrati di aree protette.

Secondo una recente classifica, si può guadagnare, operando in tal senso, dai 30 ai 50 mila euro annui. Di conseguenza, oltre che dar spazio all’avventura, la faccenda si rivela, dal punto di vista economico, conveniente. Un’alternativa, decisamente ben retribuita, a fronte di ore trascorse ad immaginare, sognare, sperare un’esistenza diversa…

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