Paese che vai…
… usanza che trovi. O meglio, Bon Ton che trovi. Secondo un’indagine condotta da The Fork, nota app per prenotare migliaia di ristoranti in tutto il mondo, ogni località conserva, gelosa, le proprie regole.
Dunque, stando ai dati, ciò che più di tutto infastidisce i commensali Francesi – ad esempio – almeno quelli più ligi al Galateo, è il non tenere le mani ben in vista sul tavolo. In generale, norma vuole che ci si serva delle braccia (gomiti esclusi), stando ben attenti a non poggiare mai le estremità sul grembo. State gustando una baguette? Allora, durante il pasto, ricordatevi che la posizione del pane è sul lato del tavolo e non sul piatto. In quel di Parigi e dintorni, difatti, quest’ultimo viene adoperato per aiutarsi a mangiare. Pertanto, al pari delle posate, affianca la portata.
Più disinvolti gli Spagnoli, con un approccio all’etichetta, decisamente meno rigido. Evitate, tuttavia, di proporre loro di incontravi, specie a cena, in orari esageratamente anticipati. Solitamente, da queste parti, si mangia dopo le 14:00; mentre la sera, addirittura, si arriva alle 22:00. E, sia chiaro, niente fretta.
Ciò premesso, il Sudamerica è un continente assai vasto, lecito, quindi, che ogni Nazione conservi le personali peculiarità. In Cile, volendo scendere nel dettaglio, è severamente vietato servirsi delle mani. In Argentina e Bolivia è buona regola, invece, versare il vino con la destra, tenendo la bottiglia a metà altezza. Mai sul fondo. In compenso, è tollerato un ritardo che si si estenda dai 15 ai 30 minuti.
Ancora, allontanandoci sino in Australia, non è ben visto, nel continente in esame, invertire la posizione di forchetta e coltello. Le due posate devono rimanere posizionate esattamente dove sono state apparecchiate. Se, poi, l’intenzione è quella di recarsi in un ristorante di un certo livello, occorre prenotare – mai disdire. Diversamente, qualora la destinazione fosse un luogo informale, dallo spirito casual – non stupitevi, trovandovi ad accomodarvi in un tavolo condiviso.
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