Adoro la cucina che mi racconta di Parigi…
Parisien: l’accezione è presto intesa; già, poiché lo stile parigino – appunto – si appresta ad invadere tutte le zone dell’abitare. E se si è alla ricerca di idee, specie per quel che riguarda la cucina, è bene sapere che non è difficile combinare l’arredamento della casa con il mood, che tanto, adesso, va per la maggiore.
Gli interior designer, in questo senso, possono fornire un valido aiuto, ma già la giusta selezione di accessori può fare parecchio.
Del resto, gli appartamenti, in quel della Capitale francese risultano spesso limitati nello spazio. Per cui, imparare ad ingegnarsi in questa direzione vale a dire saper ottimizzare, poi, anche rispetto al resto. L’uso intelligente della metratura a disposizione segue la linea del je ne sais quoi; sforzo minimo – tradotto – per ottenere il massimo delle prestazioni.
Partiamo, allora, in questo pseudo viaggio nella Ville Lumiere, dalla scelta dei colori. La base va mantenuta neutra; un sottofondo impercettibile, o quasi, che non stanchi, valorizzata, tuttavia, da inaspettati accenti, capaci di donare vitalità e carattere alla casa. Dunque, bianco sporco, grigio stucco o crema verranno intervallati – giusto per offrire un esempio – a blu medio, indaco o, addirittura, laddove si intenda osare, nero.
Se, ancora, si possiede l’adeguata maestria ed un buon grado di sensibilità, un mix dei diversi toni andrà bene comunque.
Lo stile? Esperienza vuole che sia ‘senza tempo’, indipendentemente dal fatto che si risieda in centro città, piuttosto che in campagna, in un cottage o in uno chateau, immersi nel verde. Il vecchio si interseca – quindi – al nuovo: mensole aperte, pentole di rame, portabottiglie in legno… fanno da contraltare a sedie da bistrot, elettrodomestici di ultima generazione e apparecchi di illuminazione, dal taglio contemporaneo.
Mobili e armadietti da cucina Shaker, con i loro caratteristici pannelli centrali piatti e l’aspetto minimalista, sono ideali, in tal senso. Senza dimenticare l’aspetto della convivialità: un tavolo da pranzo nei pressi o un facile accesso a una sala apposita contribuiranno all’uniformità e alla continuità dei vari ambienti.
Oro e ottone antico: eccoli, i materiali della svolta. Maniglie, rubinetti e quant’altro, atti a meglio sottintendere la sensazione di lusso, non dovrebbero mai mancare, per restare in sintonia con quanto si vuol significare.
Ancora più chic, le stoviglie vanno abbinate al tema cromatico generale: grigio tenue, crema o blu pallido. Il quotidiano si espleta traducendosi, dalla colazione fino alla cena, in una miscellanea di strumenti, a disposizione, differenti ma perfettamente integrati da loro.
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