La nuova frontiera del capello si basa sulla Teoria del colore

La nuova frontiera del capello si basa sulla Teoria del colore

Ogni blocco di pietra ha una statua dentro di sé ed è compito dello scultore scoprirla“. Parola di Michelangelo e se è un artista del calibro del Buonarroti a dichiararlo, non si può che conferirgli il credito che merita. Se, invece del marmo di Carrara – il prediletto dallo scultore – avessimo a che fare con … le nostre chiome?

Ebbene, secondo il medesimo principio, le tendenze per la primavera/estate 2023 ci raccontano come il colore di capelli perfetto sia già, in qualche modo, insito in noi. L’unico modo per rivelarlo è affidarsi alle mani e alla preveggenza di chi, dell’argomento, ne sa e, semplicemente, attraverso il giusto alternarsi di punti luce e giochi di sfumature, riesce a ‘dar corpo ‘ alla materia.

Dunque, a farla da padroni sono i concetti di diversità, personalizzazione e libertà creativa. A partire dal cambio di stagione.

Schiarire d’estate, scurire d’inverno: inesorabile come la marea, è il mantra che ha caratterizzato, per generazioni, le abitudini tricologiche. Fino ad oggi: “Il cambio di look legato alla stagione è sempre più fluido e organico, con meno regole e barriere di un tempo“, garantiscono gli esperti. Più che seguire i diktat legati ai momenti dell’anno, si punta a scegliere le tinte che sappiano valorizzare al meglio la bellezza naturale.

In prima fila – ancora in questo caso – i principi dell’Armocromia (la disciplina che analizza i toni personali, per studiare gli abbinamenti cromatici più efficaci), ma non solo. E’ parecchio amato anche il face framing, che aiuta a valorizzare la struttura del volto attraverso le schiariture e l’analisi – pressoché ovvio – dello stile personale. “Non si tratta di scegliere il colore più popolare… perché non c’è un colore migliore in assoluto, ma diversi stili a cui ispirarsi, per trovare il proprio look ideale“.

Così sia, gli hairstylist suggeriscono, allora, di guardare alle sfumature. Una cascata di schiariture, in gradazione, a donare dinamicità e volume alle nostre teste. “Niente colori statici e uniformi, ma riflessi che rivestano di luce ogni tipo di nuance, personalizzandola in base a fototipo, taglio di capelli e stile personale“.

L’architettura delle pennellate – lo accennavamo – va scelta, anche in base alla forma del viso: “Tra i trend… si riconferma l’hair contouring, un gioco di schiariture strategiche sui contorni del viso, dove il colore più profondo alla radice e più chiaro sulle punte crea un movimento naturale, che enfatizza i lineamenti un po’ come il make up. L’effetto viso scolpito può essere esaltato, anche grazie anche allo styling“.

Abolita, quindi, ogni speranza di uscire fuori dal tracciato? Niente affatto. I contrasti “forti” continuano ad evidenziarsi come garanzia di innegabile energia. “Via libera a pennellate color lime e rosa nei biondi e a tocchi color lavanda, per more e castane. Facendo attenzione a posizionarli con gusto e misura, per ottenere un risultato equilibrato“. L’effetto neo punk è assicurato, soprattutto se in abbinamento a tagli dinamici come bob, pixie e shag.

LEGGI ANCHE: Per le nozze va ora in onda… il taglio dei capelli!

LEGGI ANCHE: I capelli? Nutriamoli con il rame