Maria Antonietta e le sue stanze segrete, rimesse a nuovo

Maria Antonietta e le sue stanze segrete, rimesse a nuovo

400 anni. Tanti, ne festeggia la Reggia di Versailles e lo fa, carica dello stile che, da sempre, le appartiene. Per l’occasione, difatti, evento prestigioso, i visitatori potranno accedere agli appartamenti privati di Maria Antonietta, finalmente riaperti al pubblico.

Si tratta di uno tra gli ambienti più raffinati dell’antica residenza reale; segreto, per di più, nascosto dietro una porta, nella camera da letto dell’ultima regina di Francia.

“Uno spazio affascinante, per chi è interessato all’ultimo periodo di gloria della monarchia francese“. Laurent Salomé, direttore del Museo nazionale della Reggia di Versailles e Trianon non nutre dubbi, rispetto alla location in cui Maria Antonietta si rifugiava per riposarsi dalla Corte e trascorrere il tempo, con i figli e pochi amici, lontana da occhi indiscreti. Lo stesso posto in cui la regina si ritirò, quando la folla attaccò la Reggia prima del suo arresto, durante la Rivoluzione francese, nel 1789.

Una zona inviolata…

…restituita ai curiosi dopo ben 10 anni di ricerche, restauri e acquisizioni. Un universo semi-nascosto, in cui carpire i momenti più intimi – tra camere da letto, boudoir, la biblioteca e persino una sala da biliardo – di Sua Maestà. Il tutto, distribuito su due piani, con affaccio su un cortile interno.

Dunque, sarà possibile ammirare i mobili, ma anche la boiserie, le dorature, i ricami, i dipinti, le eclettiche tele di Jouy, con motivi floreali o esotici. L’ananas, ad esempio, riempie le pareti di alcune camere, causa, probabilmente, la sua relativamente recente, comparsa in Europa, importata da Cristoforo Colombo nel 1493. Raro, quindi, e simbolo, ugualmente, di ricchezza e potere.

Durante i moderni lavori di ristrutturazione, gli archivisti hanno, inoltre, rinvenuto prove di stoffe e materiali, selezionati dalla Regina per tende e tappezzerie.

Tuttavia, al di là dei dettagli e del patrimonio d’eccellenza custodito nelle sale, ciò che non passa inosservato è l’opportunità di effettuare un vero e proprio tuffo nella storia. Austriaca di nascita, Maria Antonietta aveva 14 anni quando arrivò in Francia, per sposare il futuro Luigi XVI. La donna, con una accentuata predilezione per la bellezza, non perdeva occasione per trasformare, ampliare, sistemare e abbellire la sua proprietà. Autentica testimonial della perfezione delle arti decorative francesi, sul finire dell’Ancien Régime.

Si racconta anche che le richieste, spesso spropositate e l’impazienza nel voler portare a termine il lavori di allestimento abbiano provocato le ire dell’architetto capo del re, Ange-Jacques Gabriel.

Del resto, questi ambienti, ancora intatti, sanno offrire “una nuova comprensione della storia, con questo paradosso tra vita pubblica e privata, etichetta e intimità; una straordinaria storia, condensata in pochi metri quadrati“.

Metrature talmente ristrette, da poter contenere, al massimo, gruppi di 10 persone, concentrato di dettagli che solleva mille domande riguardo all’intimità della sovrana, considerata l’incarnazione della frivolezza. Benché, poi, la ricostruzione sia stata complicata, per via dell’assenza di documenti storici, i curatori hanno fatto del loro meglio per fornire l’illusione di entrare in un luogo “che la regina ha appena lasciato“.

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