Quell’episodio fantasma, nella serie de I Simpson

Quell’episodio fantasma, nella serie de I Simpson

La serie è di quelle che si prestano, magari in un assolato pomeriggio d’estate o in una serata afosa, ad una maratona televisiva, armati degli immancabili popcorn e coca cola. Episodi, che si trangugiano, per via della loro godibilità, uno dopo l’altro, alla stregua di patatine.

Insomma, se si possiede un abbonamento alla piattaforma Disney Plus, in un giorno qualsiasi, si può decidere che è il momento giusto per rivedere tutti gli episodi de ‘I Simpson‘.

A partire dalla prima stagione, lanciata nel 1989, si possono ripercorre, passo passo, le vicende della famiglia statunitense più nota della tv guardando – in media – due episodi al giorno. Un piano per intenditori, tradito tuttavia dal fatto che manca… qualcosa. O meglio, manca un episodio, eliminato per volontà degli stessi autori.

Ma andiamo per gradi…

Dopo aver oltrepassato la puntata 750 e più di tre decenni di trasmissione, d’altronde, è naturale pensare che alcune trame non siano invecchiate nel migliore dei modi. Ed è proprio quanto accaduto a Stark Raving Dad (Papà-zzo da legare). Per riuscire a rintracciare l’apertura della terza stagione – in sostanza – occorre dirottare su IMDb. Altrimenti, nessuna traccia.

L’originale era stato trasmesso nel 1991, per la precisione, il 19 settembre dell’anno in questione ed ha effettivamente rappresentato il debutto della terza stagione della famosa serie animata, su Fox.

La vicenda esordisce con la camicia bianca di Homer che viene tinta di rosa, a causa del cappellino rosso di Bart. Vedendolo indossare un capo tanto bislacco, il signor Burns comanda ad Homer di sottoporsi ad un esame psichiatrico. Come compensazione per l’onta subita, Homer chiede a Bart di sostenere l’analisi al suo posto. Bart accetta, provocando, però, come risultato, l’internamento del padre presso un istituto.

Curiosamente, la rappresentazione iperbolica della realtà, benché surreale, non ha offeso nessuno, né ha suscitato critica alcuna. Diverso è stato, invece, dover fare i conti con il personaggio di Leon Kompowsky. Paziente dell’ospedale con cui Homer finisce per condividere la stanza, l’uomo si presenta al suo nuovo compagno come Michael Jackson, affermando di essere il Re del Pop. Unica nota in comune, stando ai fatti, il falsetto, caratteristico della Star.

Tra parentesi, proprio Michael Jackson ha prestato la voce per quel falsetto, in un cameo che non è mai stato accreditato, per motivi legali.

Tuttavia, nello stesso periodo, la stella di Jacko si oscurava. Da celebrità, ammirata e rispettata, passava ad autore di abusi su minori, onta che da allora alla sua morte, nel 2009, non si sarebbe mai dissolta.

Leaving Neverland, poi, documentario trasmesso da HBO nel 2019, acclamato dalla critica e che ha riportato all’attenzione le accuse contro Michael Jackson, avrebbe fornito la spinta necessaria per arrivare ad una decisione radicale, da parte degli autori; vale a dire cancellare definitivamente l’episodio. Nel marzo dello stesso anno, Disney acquistava Fox (dove venivano trasmessi ‘I Simpson’), con l’obiettivo di lanciare Disney Plus.

Ebbene, prima ancora che il canale prendesse una decisione, sia Al Jean, produttore esecutivo de ‘I Simpson’, sia James L. Brooks, co-creatore della serie, manifestarono apertamente il personale disdegno, nei confronti della defunta Pop-Star. Pertanto, fu annunciato che l’episodio non sarebbe stato più trasmesso e che sarebbe stato ritirato da una futura distribuzione della serie.

Dunque, rappresenta l’unico pezzo mancante, attualmente, in un puzzle di 751 tasselli. 33 stagioni, in tutto. Elemento proibito – unico neo – che, tuttavia, non fa che alimentare, a sua volta, il prestigio e il fascino del cartoon che, forse meglio di ogni altro, ha saputo farsi voce della Società Americana.

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