Piada Romagnola, che bontà!

Piada Romagnola, che bontà!

Inutile negarlo. E’ la regina dello street food nostrano ed è amata da milioni di persone, in tutto il mondo. Sarà per la ricetta, povera, di cui si compone; sarà per le origini, antichissime; sarà per la farcitura, sempre golosa e differente; fatto sta, la Piadina Romagnola svetta, tra le prelibatezze regionali. Del resto, acqua e farina a parte, basta davvero poco, giusto un pizzico di fantasia, per ottenere un prodotto variegato, saporito, invitante, persino divertente.  

Piadina romagnola

Condita a base di crudo, rucola e squacquerone – lo sappiamo – è un grande classico, ma i più innovativi si sono avventurati, in tempi più recenti, in produzioni fantasiose come, ad esempio, le piadine con petto di pollo e mais o la piadina Tirolo, con speck e scamorza affumicata… per un risultato – sia chiaro – sempre ugualmente appetitoso.

Perfetta come piatto unico per un pranzo informale, d’altronde, può essere utilizzata anche per creare sfiziosi stuzzichini, da servire come antipasto. Comunque sia, dolce o salata, è il foglio bianco perfetto su cui disegnare e ne esistono, per di più, diverse versioni: senza strutto, senza glutine, spessa etc. etc. etc.

LA PIADINA

INGREDIENTI:
  • 500 gr di Farina 00 
  • 125 gr di Strutto 
  • 170 gr Acqua a temperatura ambiente
  • 15 gr di Sale fino 
  • 1,5 cucchiaini di Bicarbonato 


PREPARAZIONE:

Preparate, per cominciare, l’impasto, unendo in una ciotola la farina, il sale, lo strutto e il bicarbonato. Iniziate ad impastare e aggiungete l’acqua, in 3 volte. Poi, trasferite il composto sul piano da lavoro e proseguite, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Formate una palla, avvolgetela in un sacchetto per alimenti e lasciate riposare, per 30 minuti.

Trascorso il tempo, rimuovete l’impasto dal sacchettino e formate un salsicciotto. Quindi, dividetelo in 6 porzioni. Conferite ad ogni porzione la forma di una pallina, lavorandola per circa 30 secondi, in modo che diventi liscia e uniforme. A questo punto, avvolgetele nuovamente con un sacchetto per alimenti e lasciatele riposare, per altri 30 minuti.

Di seguito, infarinate leggermente il piano da lavoro e tirate le palline con un mattarello, fino a uno spessore di 2-3 mm. Scaldate bene una piastra e, nel frattempo, stendete ulteriormente le piadine, poi coppatele con un coppapasta, del diametro di 22 cm.

Ora, cuocete le piadine su un lato per 2 minuti, ruotandole continuamente con una mano, per assicurare una cottura uniforme. Giratele e cuocetele per 2 minuti, anche sull’altro lato, fino a che non risulteranno leggermente dorate.

Una volta cotte, impilatele una sull’altra e farcitele, ancora calde.

CONSIGLI E CURIOSITA’

  • Una volta pronte, potete conservarle in frigorifero, in un contenitore ermetico, per circa 2 giorni. Le piadine si possono anche congelare, subito dopo cotte e lasciate raffreddare
  • Il bicarbonato non è essenziale, ma è utile, per rendere l’impasto più morbido. Un ulteriore metodo, consiste nel sostituire parte della dose di acqua con il latte
  • Per una versione vegetariana, senza strutto, potete utilizzare 80 gr di olio extravergine d’oliva
  • La storia di questa pietanza vanta, lo accennavamo, origini antichissime. Risale, infatti, al periodo della dominazione Etrusca. Grazie alla semplicità e versatilità della sua preparazione, per molti secoli, al pari della Torta al testo umbra, rimase il pasto dei contadini e della povera gente, che doveva accontentarsi dei prodotti della terra. La sua vera fortuna iniziò solo negli anni ’40 e ’50, quando seppe conquistare il palato dei turisti lungo le strade che portavano al mare, grazie ai numerosi chioschetti che, a prezzo ridotto, permettevano di assaporarne la prelibatezza

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