Matrimonio? Settembre ha il palmarès delle preferenze

Matrimonio? Settembre ha il palmarès delle preferenze

Settembre: mese eletto, per convolare a nozze. Secondo, almeno, una recente ricerca e stando alla nuova edizione del Libro Bianco del Matrimonio, il 24% delle coppie lo sceglie, quando si tratta di sposarsi.

Secondo posto per giugno, che accumula il 21% delle preferenze e medaglia di bronzo per luglio, per cui opta il 17% dei neosposi. In generale, resiste la maggiore concentrazione di unioni durante la bella stagione ma si osserva anche che il periodo in questione tende a iniziare prima e finire più tardi, con una fascia temporale che si estende da aprile ad ottobre. 

E, segno dei tempi che cambiano, il 22% delle coppie opta per un’organizzazione dell’ultima ora.

Così, si viene a sapere che quasi 8 coppie su 10 iniziano a organizzare la cerimonia, al massimo 12 mesi prima. Crescono, di contro, i matrimoni express, pianificati in un periodo di 6 mesi, per cui opta il 22% dei neosposi. Dati significativi, che dimostrano come sempre più nubendi adottino la filosofia del carpe diem. Pur senza trascurare alcun dettaglio, preferiscono non aspettare a lungo e dedicare meno tempo alla programmazione dell’evento. 

All’incirca 9 coppie su 10, poi, si dichiarano favorevoli alla convivenza. Tendenza, questa, in passato considerata emergente ma, oramai, consolidata. E’ sempre Il Libro Bianco del Matrimonio a rivelare che circa l’81% di si reca all’altare condivideva il medesimo spazio abitativo, già prima della celebrazione; cifra, cresciuta del 20%, nel giro di poco. Routine assunta, nell’idea di una migliore riuscita, in futuro, della relazione. Aiuta, insomma, a conoscersi meglio e sviluppare abitudini di coppia. Sorta di prova del nove, per vedere se “Si può fare“.

Come ci si finanzia?

Il 49% dichiara di aver pagato i preparativi con i propri risparmi. Le coppie hanno a cuore la loro autonomia economica e, quindi, preferiscono mettere da parte, in modo da potersi regalare il giorno che hanno sempre sognato, senza dover scendere a compromessi o rinunce.

In tal senso, solo un 18% rivela di aver pagato celebrazione & co. con i soldi dei genitori, i quali perdono gradualmente il ruolo cruciale che avevano nei vari preparativi. Solo il 5% rivela di aver chiesto un prestito bancario, per far fronte alle spese.  

Tra i deterrenti per sposarsi, i figli. L’8% formalizza la relazione per la prole avuta in precedenza; il 2% , per quella che verrà. Un dato perfettamente comprensibile, se consideriamo che sono aumentate in modo considerevole le cosiddette famiglie allargate e circa una su quattro, al momento del Sì, ha già figli, con il partner attuale o con uno/a precedente. 

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