Oroscopo, quella mania silenziosa che rapisce un po’ tutti…
Credere all’oroscopo? Roba… non da tutti; da molti, però. Questo è sicuro. Chi non sbircia, ad inizio giornata, su cosa riservano le previsioni per il resto delle 24 ore o per la settimana? Chi non va a curiosare se sarà un mese fortunato, secondo le stelle, oppure no o cosa ha in riserva l’anno che sta per venire?
Un passatempo, niente di più; ma un passatempo trasversale. Non certo una scienza, bensì una materia che, nel protrarsi dei secoli, ha saputo conservare la sua capacità di seduzione. Alternativa ‘leggera’ per confrontarsi con se stessi e con chi ci circonda, senza prendersi eccessivamente sul serio. Interpretazione di una personalità e di un futuro che si auspica, perché, in fondo, sognare non costa nulla…
Curiosità, che si scandisce nei dodici segni dello zodiaco e nelle rispettive peculiarità e nel potere che i Pianeti esercitano nei nostri confronti.
Immaginiamoci, ad esempio, nel momento del Capodanno, piacevolmente accomodati ad una tavola imbandita, alla presenza di amici e parenti. E subito sale la voglia di confrontarsi su quel che accadrà… poi. Come si evolverà l’esistenza di ciascuno, dal punto di vista professionale o affettivo… Quali saranno i mesi migliori per darsi da fare; cosa aspettarsi, in generale. Si sorride, intanto; si scherza… ci si prende in giro.
Altra occasione, lo accennavamo, è la mattina. Colazione, skincare di routine e… rigorosa – per alcuni – lettura dell’oroscopo. Step, peraltro, propedeutico anche a qualche minuto di sano relax. Attimi, che rendono gradevole il risveglio, appena prima di uscire di casa.
Si consulta l’oroscopo, anche nel tentativo di comprendere più a fondo gli altri. Si leggono le previsioni personali ma, insieme, quelle dei nostri cari o di chi, per una valenza o per un’altra, ci interessa. Capita. Così, per sapere… per provare a prepararsi, nella ricerca, magari, di punti di raccordo o solamente per sentirsi più sicuri.
Del resto, gli Astri sanno mettere in rilievo anche le specifiche di ciascuno. Strumento divertente di conoscenza. Maniera per riconoscersi, magari, nella descrizione del proprio segno o, in alternativa, smentire eventuali difetti malamente attribuiti o, più semplicemente, caratteristiche in cui non ci si rivede.
Oroscopo, infine, pure come forma di passione. Disciplina composita, quella dell’astrologia, che finisce per ripercorrere note esoteriche, perlustrando campi lontani dal quotidiano. Ci eleva, insomma, a suo modo. Si nutre di Temi natali, ascendenti, case e quant’altro, alimentando l’interesse di chi ha voglia e piacere di affondarvici. D’altronde, la lunga storia che si porta alle spalle, con radici protratte nel tempo, la dice lunga. L’impostazione dei segni astrologici, per come oggi ci è nota, risale addirittura all’epoca babilonese.
E qualcuno, per saperne di più, si spinge financo in biblioteca, volendosi informare su un passato, tanto per cambiare, che ci unisce e ci appartiene simultaneamente. Volendo ricercare lì anche le risposte per quel che verrà domani…
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