Pitty Uomo: voce al maschio targato Unity

Pitty Uomo: voce al maschio targato Unity

L’uomo di domani?

Ce lo spiega, nella sua linearità, Unity, presente alle sfilate di Pitty Uomo, che si tengono proprio in questi giorni.

Non potevamo non presenziare… – ad – una tra le fiere più importanti al mondo. Poi, per un brand come Unity, che guarda alle nuove generazioni fondamentalmente. La proposta autunno inverno 2024 si basa sul nostro minimal, urban e sostenibile. Questo è il nostro claim, che portiamo avanti, con un abbigliamento tecnico, performante e adatto per ogni occasione“. E’ presto detto. Anzi, è presto fatto, secondo il pensiero di Leo Padulo, direttore commerciale dell’Azienda e portavoce di una filosofia basata, per lo più, su tre concetti fondamentali.

Minimalismo, innovazione, sostenibilità sono, dunque, i cardini, dai quali si snoda la collezione Autumn-Winter 24 Metropolitan Fusion.

Palette dei colori ispirata alla city, dai grigi ai toni accesi del semaforo, al blu del cielo. “Per quanto riguarda le forme” – si sottolinea – “il nostro è un prodotto sempre molto minimale”, che guarda all’attuale, capace – tuttavia – di “performare, in qualsiasi momento della giornata“.

Si tende, tradotto, all’eccellenza, nella convinzione che essenzialità corrisponda, in qualche modo, con duttilità, che potremmo anche trascrivere come poliedricità di utilizzo. Del resto, ce lo insegnano i grandi: Less is more!

Partiamo da quello che è il nostro tessuto a maglie ingegnerizzato, contraddistinto dal brand Tricotech, che è un poliestere riciclato, con cui portiamo avanti l’argomento della sostenibilità e viene lavorato come fosse una maglia. Quindi, abbiamo un capo performante e leggero allo stesso tempo, idoneo ai cambiamenti climatici. E’… molto comfort però proof water. Su molti capi abbiamo la certificazione di 5 mila colonne d’acqua di resistenza“, ulteriore plus ai tanti già in elenco.

Sulla scarpa è una bella sfida, che abbiamo affrontato con un partner importante che, come noi, condivide la sostenibilità, che è ACBC. Con loro, abbiamo fatto un cobranding, una collaborazione dove la tomaia è il nostro tessuto a maglie ingegnerizzato e, insieme, siamo andati a costruire una scarpa, con la proposta di collezione di abbigliamento“. Idea di futuro, che si edifica insieme, a piccoli passi – è il caso di dirlo, dato l’argomento – ma con convinzione e coerenza e un’applicazione continua.

Nella visione di un domani che risponda ad esigenze diverse da quelle di oggi, ancora più centrate; ancora più consapevoli. Rispettose di noi stessi e di quel che ci circonda.

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