Si chiama Parigina, ma nasce alle falde del Vesuvio

Si chiama Parigina, ma nasce alle falde del Vesuvio

Pizza rustica, tipica della cucina partenopea e già questo basta da garanzia, per farci pregustare sapori che, senza dubbio, non tradiranno le aspettative. Così, la Parigina, realizzata con una doppia base: la pasta per la pizza e la pasta sfoglia, farcita al centro con pomodoro, prosciutto cotto e provola.

Succulenta, se ancora non ci foste arrivati. Croccante sopra; morbida, al contrario, sul fondo; filante, all’interno. Triplice realtà, che ne fa una tentazione per il palato e una vera leccornia, per chi decide di assaggiarla. Prelibatezza, presente presso ogni bar e rosticceria campana che si rispetti, ideata dalla rosticceria di Sant’Antonio, ad Afragola, negli anni ’70.

Immancabile, in questo caso come in numerosi altri, il rimando alla leggenda. Pare che la pietanza sia stata preparata, per la prima volta, in onore della Sovrana del Regno delle due Sicilie. Da qui, il nome, che non significa, come è facile supporre, ‘proveniente da Parigi’; bensì, assai più banalmente, derivazione del dialetto napoletano, P’ ‘a Riggina.

Va specificato, poi, ne esiste più di una versione. C’è la rilettura priva di pomodoro, quella farcita di mortadella; alcune varianti, addirittura, prevedono l’aggiunta, nel ripieno, di peperoni e melanzane. L’originale, tuttavia, come spesso accade, si compone di pochi elementi, ottime materie prime, tanta sapienza nel produrla, per un risultato, capace di conquistare chiunque.

Un quadrato, alfine, da gustare, volendo, anche freddo, adatto ad ogni ora della giornata. Nella veste di spuntinospezza fameantipasto, o come piatto unico, se servito in maggiori quantità. Immancabile – ovvio – anche nei Buffet, tagliato come fosse un tramezzino.

PARIGINA



INGREDIENTI:

Per la base:

  • 300 gr di farina 0
  • 200 gr di farina manitoba
  • 400 gr di acqua
  • 3 gr di lievito di birra fresco (1,5 gr di lievito di birra secco)
  • 1 cucchiaio di olio extravergine
  • 11 gr di sale
  • 1/2 cucchiaino di zucchero

Per il ripieno:

  • 300 gr di pomodori pelati
  • 150 gr di prosciutto cotto
  • 300 gr di provola fresca (oppure caciocavallo)
  • sale
  • 2 cucchiai di olio extravergine
  • 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
  • 1 tuorlo d’uovo

PREPARAZIONE:

Iniziate, preparando l’impasto, secondo la ricetta del più classico Impasto per la Pizza. Una volta pronto, ungete la teglia con un filo d’olio, oppure foderate con carta da forno. Stendete la pizza con i polpastrelli, allargandola con le mani unte e aggiungete qualche goccia di olio: lasciate riposare e accendete il forno, a 200°.

Frullate, quindi, i pomodori pelati, mescolate con 1 cucchiaio di olio e un pizzico di sale. Condite l’impasto con il pomodoro, avendo cura di lasciare qualche millimetro di bordo. Aggiungete, a questo punto, le fette di prosciutto, fino a ricoprire tutto il pomodoro. Aggiungete, per l’intera superficie, anche le fette di provola. Ricoprite con la pasta sfoglia, eliminando eventuali bordi in eccesso. Sigillate, punzecchiando i bordi. Spennellate con il tuorlo e bucherellate la superficie, con i rebbi di una forchetta.

Cuocete nella parte bassa del forno – precedentemente riscaldato – per 15 minuti. Proseguite, posizionando la pizza a livello centrale, per ancora 20 – 25 minuti, fino a doratura della sfoglia.

Sfornate e lasciate intiepidire qualche minuto. Buon appetito!

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