Diario di A.

Diario di A.

ATTO XII: “…ma parliamo un po’… di me!”

Lo so, lo so… suona di autoreferenziale. Eppure, conoscermi e spiegarmi, poi, al mondo aiuta. Serve a me, per cercare di comprendere anche ciò che, inavvertitamente, tende a sfuggirmi di un carattere, sovente, fin troppo limpido. Sfumature – che volete! – che non solo rendono l’idea ma contribuiscono a sviscerare, leggere, interpretare una personalità complessa, poliedrica e non sempre facile da decifrare, nel profondo. Del resto, chi di noi lo è?

Vedere chi o cosa sono, o sono diventata occorre, anche, per comprendere, in generale, come funzioniamo noi esseri umani. Siamo, spesso, bambini e insieme adulti. Severi giudici di noi stessi. Capricciosi e partigiani di cause che, magari solo in un determinato momento, percepiamo come nostre. Poi, banalmente, ce ne dimentichiamo. Ci accostiamo ad altro. Puntiamo a nuovi e più ampi orizzonti, almeno a nostra detta, dai quali, tuttavia, capita – ciò non di mano – di distrarci con altrettanta facilità.

Sappiamo essere rigorosi, meticolosi, perseveranti, audaci, severi. Liberi dagli orpelli. Ci riveliamo, di tanto in tanto, simpatici, effervescenti, timidi… persino sinceri; che quello sì, è un tasto difficile.

Insomma, esaurita la Captatio benevolentiae, esattamente come facevano i Latini, mi rimetto in marcia.

E scopro, da brava Ariete, di possedere un’indole forte e autorevole – che è ben diverso, a mio avviso, da autoritaria. Oh, lo so essere, vero. Eccome! Ma non amo farmi valere in questo modo. Preferisco capire. Farmi capire. Dare spazio al colloquio e alla messa in discussione. Voglio, da sempre, imparare.

Dicono di me, o lo hanno detto: ‘Ingestibile!‘. Oggi posso rispondere: ‘Pigri!‘. Rappresento una sfida ma lo sono anche per me stessa e se, a leggermi, almeno in parte e ad instaurare un dialogo tutto personale ci sono riuscita Io, perché non dovrebbe valere anche per voi?

Fascino? Ne sono dotata, in discreta o buona quantità. Mettiamola così, non me la voglio tirare ma so quanto valgo. Autocoscienza, intesa come umiltà. Consapevolezza, niente di più, che parla da sé e stabilisce i pro e i contro di un essere umano, chiunque egli sia…

Dicevamo: noia? Neanche a parlarne. Semmai, esaurimento nervoso, quello sì, per qualcuno, a forza di starmi appresso. Stare dietro un’esuberanza fuori dal comune, mi rendo conto, richiede costanza, impegno, fatica ed un certo grado di abnegazione. Insomma, non è impresa per tutti!

Amante delle sfide, aperto alla conquista; proteso, costantemente, in avanti. Persino il modo di scrivere lo racconta. Dimostrazione, se non altro, di coerenza.

Una piccola combattente in gonnella, soldatino dal cuore tenero – ben inteso – che si adopera per le cause in cui crede e investe tutta se stessa, per il raggiungimento di un obiettivo, qualora lo adotti nel cuore.

Amatemi, dunque, poiché sono spontanea e coraggiosa; perché non nego i miei sentimenti né i difetti, né ho timore o remore nell’esporli. Parimenti, non sono una da ‘mezze misure’. Autentica, diretta, passionale: riassunto di un’anima inquieta ma, tutto sommato, apertamente svelata a chi ha intenzione, o tempo, per sostare ad indagarla. Curiosità! Ecco cosa serve.

Brillante, come le menti inquiete ed irrequiete che, a stento, si domano. Trasformista; capace, cioè, di interpretare un momento ordinario, rileggendolo come esperienza, emozionante ed unica. La donna ‘delle fughe improvvise e improvvisate‘, delle decisioni dell’ultima ora, dei last minute, insomma, che, poi, in fin dei conti, risultano i meglio riusciti. Altro che pianificazione! Sono uno strumento ben accordato, su cui improvvisare Jazz!

Carica di iniziativa ma, non per questo, meno sensibile. La forza trainante che mi caratterizza e accende, magari, le relazioni mi consente di non impantanarmi nelle dinamiche della routine. Il mondo va esplorato, comunque, non credete anche voi? E, se non mi trovo in compagnia di qualcuno lo sono, in ogni caso, di me stessa. Il che non è poco; anzi!

Io spingo gli altri – e me stessa – a superare i propri limiti. Non sopporto la comfort zone. Mi suona di prigione. Imbellettato carcere che, però, non ti concede modo per crescere. Il piacere, cari miei, è oltre. Al di là della coltre di nubi che ci appare davanti, spesso e che ci confonde. Siate certi! Un po’ come quando si sale in aereo, in un giorno di pioggia. Superata la prima fase, una volta in volo, sopra il mantello di nuvole, sorprendentemente, c’è il Sole.

Entusiasmatevi, allora e cercatelo, questo Sole!

Una leader. Ok, ok ma non una ‘comandina‘. Una ‘che sa tutto lei‘; bensì, problem solving. Carismatica! Una che le sue capacità, analitiche o meno, le mette a disposizione degli altri. Lotto, ripeto – per ciò in cui credo e lotto, senza smentita, né resa. Soprattutto, a dispetto di quanto possa sembrare in base ad un’analisi superficiale, vengo in pace. Non sono una guerrafondaia, né un’attaccabrighe. Non sono competitiva. Elargisco sorrisi, per come e per quanto posso, nell’intenzione di aprire porte al dialogo. Nella direzione dell’ascolto reciproco. Nella volontà di raggiungere un obiettivo che sia comune, remunerativo per tutti e a qualsiasi livello.

Difendo, proteggo, combatto… e quanto ho combattuto, in tutti questi anni… Mi assumo responsabilità di cui in pochi sono capaci. So prendere risoluzioni, anche difficili. Tengo le redini, riassunto, con disinvoltura, laddove per altri è impossibile, o complicato. Infondo fiducia, insomma, il che non è poi un male. Non trovate? Della serie: “Niente panico. Andrà tutto bene!“.

Vesto i panni, grazie alla dose sconcertante di ottimismo che mi abita, dell’eterna ‘bambina’, nel senso che l’animo è giovane, leggero, allegro se può, spensierato e speranzoso. Gioia di vivere, che non è mai superficiale, o stolta ma frutto, invece, di determinazione e auto-determinazione, prima ancora.

La primavera che arriva con me ce l’ho sulla pelle. Luce, che brilla negli occhi e attraverso lo sguardo di chi incontra… Io rinasco e rinasco e rinasco. Araba Fenice che risorge dalle ceneri mi ricreo, ogni volta e ogni volta nuova e intatta. Intensa e innamorata della vita, mio malgrado. Un’entusiasta incorreggibile, in eterno movimento.

Mi si sente, se sono presente. Sono una di quelle ‘che fa la differenza’. Che poi sia in positivo o in negativo, questo è tutto da vedersi… Se mi piace posizionarmi al centro dell’attenzione? Un tempo avrei risposto di sì. Oggi dico, piuttosto, che mi ci ritrovo, anche quando preferirei rimanere in disparte.

D’altronde, come si fa a nascondere un fuoco d’artificio? Voi ne sareste in grado?

Chi mi piace? Tutti, se sono fonte di scoperta. Dal canto mio, non voglio più piacere a chiunque, Né a tutti i costi. Scelgo chi ritengo giusto scegliere. Seleziono, oramai e desidero venire accettata da chi, a mia volta, inserisco nella lista dei preferiti.

Merito, forse, di una cuspide Toro che mi riporta alla realtà. Che mi disegna leggermente più schiva, specie negli ultimi anni e più accorta. Ma questa, cari miei, è tutta un’altra storia.

Nel frattempo, in attesa di rincontrarci di nuovo, K.I.S.S.E.S., a tutti voi…

Vi aspetto. Attendo i vostri consigli, i commenti, gli sfoghi, o tutto quel che vi attraversa la mente. E’ un portfolio di idee e riflessioni questo e quel che se ne ricava – ne sono convinta – può rivelarsi in ogni caso utile, non soltanto per me…

Scrivetemi! Scrivete a Diario di A.evamielefederica@gmail.com Sarà un piacere ascoltarvi, rispondervi, confrontarci insieme…

ATTO I: “Le suggestioni

ATTO II: “Le decisioni

ATTO III: “Innamorata di me

ATTO IV: “Difficoltà

ATTO V: “Volere volare…”

ATTO VI: “Come quando fuori piove

ATTO VII: “Cogli l’attimo!

ATTO VIII: “Irresistibile, come il cioccolato“

ATTO IX “Sotto l’Albero… Montecristo

ATTO X: “27 gennaio: Sant’Angela

ATTO XI: Principessa… decaduta!