Spaghetti & Meatballs: l’invenzione mai esistita di un piatto tutto italiano
Bolognese e non si discute. Se non, forse, quando si tratta di far pippiare il ragù a ‘cottura rigorosamente lenta’ di matrice napoletana. Eppure, se appena si corre indietro con i ricordi, ci si accorge che il più pop dei comunicatori su larga scala, vale a dire Walt Disney, ce li ha proposti, imposti, anzi, a tutto schermo, in uno tra i più romantici film di animazione di tutti i tempi.
Lilly e il vagabondo racconta, in una tra le sue scene più celebri, della ricetta emblema, buffo a dirsi, della cucina ‘nostrana’ – noi che appena li conosciamo – sulle tavole degli Americani: Spaghetti & Maeatballs.
Ricercati, consumati, taroccati… i piatti simbolo dell’italianità assumono, spesso, connotazioni quanto meno discutibili, specie se si tratta di rivisitazioni ‘fuori porta’. La pizza, nella sua versione spinta, con tanto di ananas, o il tiramisù, a base di cioccolato, ci invogliano a storcere il naso, noi che delle magie da globalizzazione abbiamo saputo farne un’arte. Ci sono pietanze, tuttavia che, pur non considerandoci puristi, riteniamo intoccabili. Sacre eredi della tradizione, laddove, invece, è possibile acquistarle direttamente in lattina, solo da scaldare, sorta di cavallo di battaglia dei ristoranti di Little Italy.
Un’incidente, questo, che trova la sua spiegazione, ancora una volta, avventurandoci con lo sguardo a ritroso; puntandolo verso gli emigranti che, in cerca di fortuna, sbarcarono Oltreoceano tra la fine del Diciannovesimo secolo e gli inizi del Novecento. Povera gente, che si stima spendesse il 75% del reddito in cibo, a fronte di uno stato di scarsa nutrizione.
Ebbene, negli Stati Uniti, grazie alle opportunità offerte dalla Grande Mela & Co. in termini di lavoro, ricchezza e disponibilità aumentarono, permettendo al portafogli delle famiglie di poter sempre più spesso accedere a prodotti esclusivi come la carne, che entrò di fatto nella dieta quotidiana. E se spaghetti e pomodori erano fra i pochi alimenti ‘sdoganati’, il taglio più economico di carne in commercio non tardò ad arricchire la ricetta allora consueta.
Per quanto ci riguarda, lungo lo Stivale la cultura si muove sulla falsariga delle ricette familiari. “Non crediate che io abbia la pretensione d’insegnarvi a far le polpette…“, scriveva, già nel 1881, Pellegrino Artusi nel suo La Scienza in Cucina e l’Arte del Mangiar Bene. E come insegna il Maestro, le combinazioni si trasformano di casa in casa, assumendo connotati differenti, a seconda della Regione di provenienza. Così, in Abruzzo il ragù viene eseguito con carne di agnello; in Campania rappresenta l’ingrediente nobile di Sartù di riso e Lasagne; in Lombardia, gli avanzi del lesso, con carne trita o fritta, sono il ‘tappeto’ dei Mondeghili milanesi. Un potpourrit a tutto tondo di assemblaggi, gusti, profumi… e poi c’è lei, la ‘protagonista’, figlia, volendo, più inesperta ed ingenua, di un must che, per i palati della Penisola, rimane iviolabile. E allora andiamo a vedere come eseguirla…
SPAGHETTI & MEATBALLS
Ingredienti per 4 persone:
Spaghetti, 400 gr.
Salsa di pomodoro, 1 kg.
Lardo affumicato, 150 gr.
Manzo, vitello, maiale, salsiccia
Uova, 2
Formaggio
Pan grattato
Prezzemolo
Aglio e Noce moscata
Sale, pepe
Cipolla
Olio evo
Preparazione:
Per le polpette, macinare le diverse tipologie di carne: manzo, vitello, maiale, salsiccia, senza pelle. Aggiungere al compendio 2 uova intere, pan grattato, formaggio grattugiato, prezzemolo tritato, aglio tritato finemente, una grattatina di noce moscata, sale e pepe q.b. ed impastare. Di seguito, comporre una serie di polpette. Ne risulteranno almeno 12.
A parte, in una pentola, far soffriggere in olio la cipolla sminuzzata, l’aglio in camicia e il lardo, tagliato finemente. Unire, di seguito, la salsa di pomodoro e lasciar cuocere, per circa 25 minuti.
In una seconda pentola, a fuoco alto e con olio ben caldo, preparare le polpette, girandole spesso, affinché risultino dorate e croccanti. Una volta cotte, tuffarle nel sugo di pomodoro e lasciar rapprendere il tutto per 5 minuti.
In una pentola, portata l’acqua in ebollizione, calare gli spaghetti. Appena pochi minuti. la cottira va terminata direttamente in mantecatura, dopo aver tolto le polpette. Impiattare, completando il lavoro con le chicche di carne.
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