La regina è morta”. E scoppia il caos
E va bene che ha superato le novanta primavere. Va bene pure che persino Nostradamus si è scomodato per prevederne la dipartita, proprio nel 2020. Ma così la distrazione rasenta l’omicidio. Assassinata, Elisabetta II, anzitempo, dall’emittente francese Rfi. Una svista, un banale errore. Sul sito della Radio sono stati pubblicati una serie di necrologi, già pronti, delle figure emblematiche che, ancora per un po’, ci tengono compagnia nell’esistenza, a tratti cupa di questi nostri giorni.
Certo, decisamente anziani, ma ancora evidentemente tra Noi. Oltre al nome della Sovrana, presenti, nell’elenco degli orrori, quelli di altre eccellenze: la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, l’ex presidente statunitense Jimmy Carter, il leader cubano Raul Castro, l’attore Clint Eastwood e la Perla Nera del Calcio, Pelé.
Centinaia – addirittura – di ‘coccodrilli‘ – secondo il gergo dei media – vale a dire biografie di personaggi noti, preparati in anticipo e pronti all’uso, spiazzantemente on line, a causa di un incidente tecnico. Ne corso, per meglio chiarire, della “migrazione dal sito di Rfi verso un nuovo sistema di pubblicazione dei contenuti“.
La rettifica – chiaro – è avvenuta all’istante. Si è trattato – si legge, per l’appunto – di “un problema tecnico“, sul quale si sta “lavorando, per rimediare a questo serio bug e determinarne cause e responsabilità“. “Offriamo le nostre scuse alle persone interessate e a coloro che ci seguono e si fidano di noi“, conclude la nota, con buona pace di Sua Maestà a cui i problemi, di questi tempi, davvero non mancano e delle numerose eminenze coinvolte, loro malgrado, nel fattaccio.
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