Ops – disse il Ragno – mi sono distratto un attimo!
Errori che, mettiamola così, possono capitare, ma che lasciano ugualmente sbalorditi. Questione di fretta, talvolta, di scarsa attenzione… fatto sta, Madre Natura la sa lunga, anche quando si tratta di specie che si discostano dall’umana supremazia.
Ecco, allora, che veniamo a scoprire che, neppure troppo di rado e stando a quanto riporta la rivista Behavioral Ecology and Sociology, sono numerosi gli insetti, non ultimi i ragni che, spesso, si accoppiano tra elementi dello stesso sesso. Nulla di male, sia ben inteso, se non fosse che quanto descritto accade per errore, non certo per definizione.
Diciamo pure che, nell’impazienza di racimolare un partner, si dimostrano poco accorti nell’appurare l’identità del proprio interlocutore. Distrazione che, tuttavia, secondo i più recenti studi, potrebbe rivelarsi dispensatrice di nuove ed inaspettate risorse.
Insetti sbadati, insomma, proprio laddove l’accoppiamento si considera indispensabile per la salvaguardia e la continuità della propria esistenza.
A capo dello studio, il professor Inon Scharf dell’Università di Tel Aviv, insieme al collega Oliver Martin dell’Università di Zurigo. I due esimi studiosi, all’unisono, hanno accertato l’ipotesi che In questo pazzo, pazzo mondo… possano accadere imbarazzanti qui pro quo. Sono miliardi, esponenti della fauna terrestre che, in ogni dove, manifestano l’abitudine ad accoppiarsi con esemplari appartenenti al medesimo ‘genere’. Presciolosi? Probabilmente, ma potrebbe esserci anche un’altra spiegazione.
Behavioral Ecology and Sociobiology, in un articolo del 2013, tendeva a specificare come gli aracnidi si facessero ingannare dall’odore degli ormoni femminili, rimasti addosso agli altri maschi della stessa razza. Dunque, piuttosto che perdere tempo in un’azione di verifica, preferiscono optare per una soluzione di promiscuità.
Frenesia che presenta, tuttavia, anche i suoi meriti. Pare, infatti che, sulla falsariga delle regole Darwiniane, un atteggiamento così disinvolto alimenti la capacità di adattarsi, da parte degli animali, a qualsiasi tipo di contesto e situazione. Legge del più forte che sopravvive al più debole.
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