Mare… e quell’omicidio che vi terrà con il fiato sospeso su Sky
Il successo lo ha già raggiunto, sia di critica sia di pubblico e questo è un fatto. Premiata con l’83% di recensioni positive. Ebbene, Mare of Easttown arriva adesso anche in Italia, in prima serata, su Sky Atlantic. Una miniserie tv americana – anzi, una crime story – nella versione originale, in 7 episodi da un’ora ciascuno, qui ripartita in 4 tranche, per raccontare la più classica delle trame. Kate Winslet torna, quindi, ancora una volta sul piccolo schermo, nei panni di una detective schiva e dal passato tormentato. Indaga, ovviamente, per l’omicidio che ha appena sconvolto una piccola realtà della Pennsylvania.
Una serie priva di fronzoli – e, probabilmente, è questo che ne costituisce la forza – capace, tuttavia, di regalare al suo pubblico momenti di puro intrattenimento. Ma, anche, non esente da diatribe.
Ma veniamo a noi: nell’infinitesimale comunità di Easttown l’esistenza scorre placidamente, fino al… momento della scoperta – come nel migliore dei copioni – di un brutale omicidio. Sarà Mare a prendere in mano la situazione, nel tentativo di scoprire chi ha ucciso una giovane ragazza, nelle zone limitrofe alla città. Il corpo, nudo, e il bosco a fare da cornice. Un evento, pronto a rievocare vecchie ferite e a sconvolgere l’apparente andamento del quotidiano, sempre uguale a se stesso, dell’intera comunità.
Ma la novità – se di novità si tratta – è da cercare altrove. Kate Winslet – personaggio – beve, fuma, fa di tutto per nascondere la propria femminilità. Divorziata, dopo il suicidio di suo figlio, conduce, accanto alla madre, una vita schiva da affetti. Incentrata – come facile intuire – unicamente sul lavoro.
Così, proprio come in un puzzle, il disegno si ricompone poco alla volta. Pezzo dopo pezzo, si comincia da Mare e dal suo cosciente dissiparsi, per allargare, poi, il quadro verso qualcosa di più ampio e sinistro. E, mentre già in America si vocifera – legittimamente – di seconda stagione, come si accennava, si fanno largo anche alcune note polemiche. Pare, infatti, che i colletti bianchi del Network – stiamo parlando di HBO, dove la serie è stata trasmessa in prima battuta – avrebbero voluto modificare il manifesto ufficiale, per ‘cancellare’ le tracce di rughe dal volto della celebre attrice. Apriti cielo.
Non di meno, è finita nel mirino anche una scena di sesso, in cui si lasciano intravedere le curve ‘morbide’ della protagonista. Anche in questo caso, volontà ‘superiori’ avrebbero deciso di eliminare e/o modificare il tutto in post produzione. Inevitabile, per conseguenza, l’accusa, da parte degli spettatori, di fat-shaming. Cosa strana, tutto sommato, per una rete che si è finora distinta per le proposte fuori dagli schemi e al di là dalle etichette.
Un ennesimo capitolo, per colei che potremmo ritenere la madre dell’anticonformismo.
Fin dagli esordi, l’interprete non ha mai venduto – o svenduto – la propria immagine. Né studiatamente sexy, né artificiosamente femme fatale. E talento e doti artistiche ne hanno accentuato, anzi, imperfezioni comprese, il fascino. Un cammino niente affatto pianeggiante, almeno stando agli standard richiesti dalla Hollywood nei nostri giorni. Pensare che, già all’età di 19 anni, la ‘nostra’ era stata letteralmente massacrata dalla stampa, per via dell’aspetto fisico. Oggi è ambasciatrice della body positivity, testimonial più che gradita per L’Oreal Paris.
Kate-Mare è brava, prima ancora che bella. Ed è bella, giacché quella sua bravura si traduce in comunicazione, competenza, preparazione. E coraggio, parecchio, dal momento che essere donna, di questi tempi, tale e tanto ne richiede.
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