Barbie? Si toglie i tacchi e fugge… alle Olimpiadi
Alle spalle ci siamo appena lasciati il Campionato Europeo e già, Covid permettendo, ci prepariamo alla futura avventura delle Olimpiadi. Tutto pronto, o quasi e, come da copione, non mancano i gadgets.
Ebbene, anche la Bambola per eccellenza, colei che accompagna, generazione dopo generazione, i giochi delle bambine, sin dagli anni ’60, adesso si appresta a partecipare all’evento di Tokyo e, per presenziare, rivoluziona, per l’ennesima occasione, il proprio look. Per i sudati Giochi 2020, la più fashionist tra le bionde, sceglie di rinunciare a tacchi e mise charmant, per proporsi, in data 23 luglio, in versione ‘divisa’. Un modo, stando alla Mattel, per celebrare le donne della Nazionale.
Certo, l’accento glam non è affatto abdicato, giacché la tuta è firmata, niente di meno che da Emporio Armani. E’ blu e fonde elementi dello Stivale e del Giappone, Paese ospite della manifestazione. Dunque, sulla felpa con zip, il Sol Levante viene reinterpretato con il Tricolore, mentre la scritta Italia presenta i caratteri della grafia locale Kanji. E se, come sempre, è il dettaglio a fare la differenza, non sfuggono le attualissime sneakers dalla suola sagomata, ai piedi dell’atletica creatura.
Del resto, lo sanno bene i fan, Barbie non si è mai sottratta agli sport né, tanto meno, ai cambiamenti, dettati da accadimenti cult. Ciò premesso, la sua presenza non poteva mancare nel luogo maggiormente in evidenza in questo momento. D’altronde, durante le competizioni femminili saranno svelati ed esposti in Casa Italia altri due modelli, in collaborazione con EA7 Emporio Armani e la FIAGOP – Federazione Italiana Associazioni Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica Onlus.
Un esempio di femminilità che, ad oggi, risulta sempre meno svampita – che, a dirla tutta, non lo è mai stata – e si profonde, invece, in progetti benefici e inclusivi.
Al termine della Competizione, le tre nuove arrivate saranno messe all’asta e i proventi devoluti alla FIAGOP, che si impegna nel garantire ai bambini malati di tumore e leucemia il diritto alla salute. Un messaggio di sostegno, nei confronti di chi è malato e alle loro famiglie e un modo, altresì, per ricordare che tutte possono realizzare i propri sogni e obiettivi, nella vita e nello sport.
Un gesto simbolico, nulla di più, ma dal gran valore umano.
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