Per un giorno trasferiamoci in Giappone
C’è da invidiarli, gli Orientali. Così misurati, rispetto a noi. Raramente al di fuori delle regole, sono ligi persino mentre mangiano. E non è solo una questione di quantità, parsimoniosi financo nel nutrirsi, bensì, pure e soprattutto, di tempistiche. Gustano il cibo – rigorosamente ipocalorico, diligentemente ‘in lentezza’, assaporando ogni boccone, dedicandogli, senza fretta, il tempo adeguato. È questo, un principio piuttosto desueto dalle nostre parti, presi come siamo nell’inseguire i ritmi collassati che, ormai, ci caratterizzano in ogni azione. Ne perde la salute e ne risente, pure, la forma fisica, inconsapevoli del fatto – secondo quanto ci viene raccontato – che, seguendo la Dieta Giapponese, si posso perdere tra gli 8 e gli 11 kg, in 13 giorni.
Un regime alimentare ferreo – sia ben inteso – che va accompagnato da uno stile di vita sano, totalmente desueto da quello a cui siamo più comunemente abituati, ma che andrebbe provato. Un protocollo, variabile nella formula: 7, 13 o 14 giorni. Va detto, non si richiedono, nel percorso, cibi particolari. Piuttosto, l’obiettivo è ottimizzare il metabolismo. Il menù va, pertanto, seguito fedelmente, come pure la sequenza, in successione, dei prodotti. Fattori fondamentali, nella riuscita, oltre a quelli sovra menzionati, un ‘arma immancabile come il sorriso e un ritmo, slow, almeno quando si è a tavola. Non avete mai pensato, a tal proposito, di abbandonare le posate e fare largo alle bacchette?
Dunque, occhi puntati sulle proteine. Sdoganate carne magra, pollame, pesce, uova e latte scremato, e quanto disponibile, a base di latte acido (kefir, formaggio, ricotta). Sì, ai metodi di cottura al vapore, bolliti e pure al fritto di carne e pesce. I carboidrati si acquisiscono dalle verdure non amidacee e dalla frutta non zuccherata, nonché dai cracker. Mentre la principale fonte di grassi è rappresentata dall’olio d’oliva, utilizzato per condire insalate. Il consumo quotidiano di caffè, ma anche tè o tisane, se si preferisce, fornisce l’organismo della dovuta quantità di liquidi e antiossidanti, accompagnati dal 1 litro e mezzo di acqua al giorno.
Di contro, risultano severamente sconsigliati sale, zucchero, eventuali condimenti, comprese le spezie, cucinati da forno, affumicati, banane, uva e – ovviamente – alcool. No deciso, poi agli spuntini. Perciò, i pasti consentiti nell’arco delle 24 ore sono, in tutto, 3. Ad ulteriore apporto, un complesso di vitamine e minerali, atti a salvaguardare gli annessi cutanei: capelli, unghie, denti.
Un programma, aggiungiamo, da ripetere non più di 2-3 volte l’anno e per un tempo massimo di due settimane, che prevede l’introduzione giornaliera di circa 1200 Kcal.
TUTTI A TAVOLA
1° giorno
Colazione: una tazza di caffè naturale appena macinato. Pranzo: 2 uova, cavolo stufato (o, se non piace, insalata di cavolo) e succo di pomodoro. Cena: 200 gr di pesce di mare, di varietà a basso contenuto di grassi (perfetto il merluzzo, ad esempio) e insalata di cavolo
2° giorno
Colazione: caffè e un biscotto. Pranzo: 100-200 gr di pesce fritto (o al vapore) e un’insalata di cavolo fresco. Cena: 100 gr di vitello e un bicchiere di kefir
3° giorno
Colazione: un caffè. Pranzo: zucchine fritte in olio di girasole. Cena: 2 uova sode, un pezzo di vitello bollito e un’insalata di cavolo
4° giorno
Colazione: caffè. Pranzo: 1 uovo crudo, tre carote grattugiate con olio d’oliva e formaggio a pasta dura (non più di 15-20 gr). Cena: 1 frutta
5° giorno
Colazione: strappo alla regola e, al posto del solito caffè, un’insalata di carote fresca, con condimento di succo di limone e burro. Pranzo: 200 gr di pesce bollito e un bicchiere di succo di pomodoro. Cena: 200 gr d frutta
6° giorno
Colazione: caffè. Pranzo: petto di pollo bollito (filetto 500 gr), 1 carota o insalata di cavolo. Cena: 2 uova sode, carote crude grattugiate (200 grammi), mescolate con una goccia di olio d’oliva
7° giorno
Colazione: solo tè verde. Pranzo: 100-200 gr di bollito di vitello e un frutto. Cena: si può scegliere tra le opzioni proposte per i giorni precedenti (tranne per il 3° giorno).
8° giorno
Colazione: tè verde. Pranzo: 400-500 gr di filetto di pollo bollito e insalata di cavoli o carote. Cena: due uova sode e carote grattugiate, condite con succo di limone + olio d’oliva (200 gr).
9° giorno
Colazione: un’insalata di carote fresca, con un paio di gocce di succo di limone Pranzo: 500 gr di pesce bollito, più un bicchiere di succo di pomodoro. Cena: frutta, a piacimento
10° giorno
Colazione: caffè. Pranzo: un uovo crudo, un’insalata, composta da tre carote bollite, aromatizzata con burro e una fetta di formaggio duro. Cena: solo frutta non zuccherata
11° giorno
Colazione: caffè e 2 biscotti. Pranzo: zucchine fritte. Cena: 2 uova, 200 gr di manzo, e un’insalata di cavolo.
12° giorno
Colazione: caffè. Pranzo: pesce fritto e un’insalata di cavolo. Cena: un pezzo di manzo bollito (circa 200 gr) e un bicchiere di kefir
13° giorno
Colazione: caffè. Pranzo: due uova sode, un’insalata di carote e cavolo e un bicchiere di succo di pomodoro. Cena: pesce fritto o bollito (200 gr)
Terminato il periodo ligio, bisognerebbe continuare a nutrirsi di piccole porzioni e unicamente di cibi a basso contenuto calorico, aggiungendo, magari, cereali cotti in acqua (riso, grano saraceno, farina d’avena); carne, pollame e pesce a basso contenuto di grassi; frutta non zuccherata e verdure non amidacee, sia fresche sia bollite, al forno, sotto forma di purè di patate e succhi di frutta, appena spremuti. È vietato utilizzare farina e dolci. Meglio limitarsi a pane dietetico o cracker. Sale e zucchero dovrebbero essere reintegrati, invece, a poco a poco (1 grammo per 2-3 giorni), come pure le porzioni andranno ad arricchirsi via via, passando dai 100 ai 150 gr, in aggiunta alle portate. Importante, infine, tenersi idratati. Legge suprema per una pelle da far invidia.
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