Sanremo? Non domandateci degli stranieri…

Sanremo? Non domandateci degli stranieri…

La prima polemica, a mesi dalla messa in onda, l’abbiamo già trascritta e pure archiviata. Si trattava, una volta stabilito e reso noto l’elenco dei partecipanti, della presenza, sul prestigioso palco dell’Ariston, di Ana Mena, cantante spagnola che dovrebbe, almeno su carta, esibirsi da solista, con un brano in lingua italiana.

Apriti cielo, le polemiche sono impazzate, manco si fosse commesso chissà quale oltraggio. “Ma Ana Mena a quale titolo prende parte al Festival della Canzone Italiana?“, si è cominciato a twittare sui Social. Oppure: “Ma Ana Mena a Sanremo, perché? Non era il Festival della Canzone Italiana?“. E, ancora: “Ana Mena non è Italiana, è spagnola; ma Amadeus lo sa?“, “Ma perché Ana Mena? Per carità, bravissima, ma non è Italiana“. Insomma, un suffragio. Tutti decisi a spodestare il ruolo dell’invasore iberico…

Tant’è, consideriamolo un modo, anzi tempore, per far parlar di sé.

Decisi, quindi, i concorrenti, si passa, ora, alla selezione degli ospiti. E, anche qui, per gli stranieri, resta davvero poco, Vuoi per via delle restrizioni dovute al Covid, vuoi per un eccesso di precauzioni, responsabile la paura, di fatto, si paventa come plausibile l’arrivo dei Maneskin, nuove rivelazioni del rock Mondiale, in attuale stato di grazia. Un ritorno pressoché automatico, vista la recente scalata, partita proprio dal Teatro della Musica per antonomasia.

E si parla, pure, di Ed Sheeran che, tra l’altro, è solito trascorrere nella Penisola gran parte del tempo, grazie alla villa acquistata in Umbria, con vista sul Lago Trasimeno. Una candidatura, tuttavia, improbabile. Altrettanto in forse quella di Stromae, tornato con un nuovo brano e in prossimità, il 4 marzo, di pubblicare l’ultimo lavoro: Multitude.

Maneskin

Chi, invece, è dato per certo è Roberto Benigni. Una partecipazione, con tutta probabilità, organica, con una serie di apparizioni spalmate nelle diverse serate, degna sostituzione di colui che è segnalato come grande assente, vale a dire Fiorello.

Sfumata, parlando di co-conduzione, anche l’idea di Alessia Marcuzzi. Pare che la nostra abbia, stando alle cronache, “altri progetti“.

Caselle ancora vuote, dunque, al momento, quelle che riguardano le apparizioni femminili. E, se ospiti pressoché sicuri si dicono i Meduza, non troppo conosciuti nello Stivale ma che hanno saputo guadagnarsi larga popolarità in tutta Europa, risultando tra gli artisti nostrani più ascoltati al mondo, su Spotify, tanto fa supporre il sì all’invito di Jovanotti, autore – tra l’altro – del brano di Gianni Morandi. C’è chi parla, poi, di una ‘prima volta ‘ di Alessandra Amoroso, ma ancora rimane tanto da dire, da progettare, da definire… secondo una liturgia che, puntualmente, si ripete, ma che sembra non volerci saziare mai…

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