Quella Ischia, dove ancora abita lo spirito di William Walton
La stagione 2022 ha aperto ad inizio mese, per la precisione il 2 aprile. Occasione, quest’utlima, per i Giardini la Mortella di Ischia, oasi tropicale curata dalla Fondazione William Walton, per celebrare il trentennale dell’apertura al pubblico.
Un’evento, avviato, a suo tempo, da Lady Walton, moglie argentina del grande compositore britannico, ricreativa esperienza nella natura. Lo spazio ideale, quello in questione, per passeggiare tra le piante tropicali; perdersi nelle sfumature dei fiori; conoscere da vicino gli uccelli esotici ospitati nella voliera,; godere degli emozionanti panorami sulla baia di Forio.
UN PARADISO NATURALE NEL CUORE DELL’ISOLA
Nel giardino si coglie continuamente il contrasto, voluto, tra esemplari, spesso rari e preziosi e piante, più consuete e familiari. Il giardino a valle è punteggiato dalle fioriture delle numerose, gigantesche Camelie japonica, al di sopra delle quali si innalzano le Magnolie soulangeana, con i fiori rosa a forma di tulipano, posati sui rami, ancora nudi.
Basta affacciarsi nelle serre, per rimanere colpiti dalla vista delle orchidee, della Thumbergia mysoriensis, dall’India, con gli stravaganti racemi di fiori a campana, gialli e rossi, che si mescolano allo Strongylodon macrobotrys, la liana di giada delle Filippine, con grappoli di fiori turchesi, lunghi fino ad un metro. Nel sottobosco, tra i timbri magenta del Geranium maderense e le Bromelie sudamericane, si aprono le campanelle delle Clivia del Sudafrica, nelle tante cultivar gialle, crema, arancione e rosse, insieme ai delicati ranuncoli e agli selvatici spontanei.
NON SOLO NATURA…
Sulla collina, la macchia mediterranea esprime tutto il suo fascino, tra i cuscini di fogliame argentato delle artemisie e delle cinerarie, su cui si innalzano le ginestre gialle, le lavande violette, i cisti e i rosmarini, che saturano l’aria di fragranze, aromatiche e pungenti.
Le gradinate del Teatro greco, in attesa di accogliere le orchestre per la stagione di concerti estiva, si ricoprono delle fioriture dei bulbi, dai narcisi ai tulipani, agli iris, agli anemoni. Lasceranno poi il posto ai papaveri, ai lupini e alle erbe spontanee, accortamente incoraggiate dal giardinieri, per dare il là ad un angolo di biodiversità, che accolga e nutra la microfauna, indispensabile all’equilibrio ambientale.
Sbocciano, con i loro sbuffi viola, le grandi Bartlettina vicino ai laghetti, esplodono le rose rampicanti ed i glicini, lungo le recinzioni; mentre si schiudono le Protea sudafricane, con i fiori dalle forme più assurde e dai colori brillanti; fioriscono gli alberi brasiliani di Tabebuia e di Erythrina e l’aria si riempie del profumo di zagare. Nel microcosmo del giardino si danno appuntamento piante di tutto il mondo, a celebrare il ritorno della bella stagione.
…QUI C’E’ SPAZIO ANCHE PER LA MUSICA
Con la riapertura del giardino, quella, insieme, degli eventi musicali. Il programma, dedicato alla musica da camera, prevede appuntamenti ogni week end, fino ad Ottobre, con giovani talenti internazionali, a calcare della scena. Il progetto mira a ripercorrere le abitudini di sempre, vale a dire donare, di nuovo, spazio alle tre stagioni concertistiche: due dedicate alla musica da camera (primavera e autunno),un’altra alla sinfonica (giugno-luglio), con l’obiettivo di diffondere il talento di William Walton, genius loci della Mortella; incentivare la sensibilità alla musica in generale e supportare gli esordienti, nell’avvio delle loro carriere.
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