Accomodiamoci a tavola, alla scoperta della cucina della Costiera
Sole, mare e moda. Cosa desiderare di più? Fashion addicted e non lo sanno bene, se ci si reca a Positano, spiagge e boutiques sono pronte a regalare squarci di autentico piacere, secondo quel che ci si aspetta.
Tuttavia, al loro fianco e non meno ristoratrice, si staglia una tradizione culinaria, che riesce a stregare il palato dei turisti da tutto il mondo, italiani e non.
Si va dalle pietanze a base di pesce, probabilmente le più apprezzate, agli immancabili limoni, cuore frizzantino e solare della Costa di Amalfi.
Nelle pasticcerie e nei locali, inoltre, si possono rintracciare i dolci della tradizione partenopea, da gustare, di prassi, sorseggiando un bicchierino di limoncello, prodotto con i frutti dei terrazzamenti che danno sull’acqua cristallina del golfo.
Del resto, basta guardarsi intorno, per individuare decine di locali tra ristoranti, botteghe e pasticcerie, dove approdare per gustare quanto di meglio può offrire la zona.
Qualche suggerimento sul TUOR GASTRONOMICO? Vediamo un po’…
La vocazione turistica, da queste parti, ha fatto sì che, in ogni angolo, sia a portata di mano – e di forchetta – un localino, in grado di proporre stuzzichini, antipasti o piatti da portar via; da assaporare, magari, osservando il panorama.
I prodotti caseari, a tal proposito, rappresentano l’eccellenza. Si va dalla mozzarella di bufala campana, disponibile nei diversi bistrò, ai salumi, al pane, caratteristico del posto.
Per quanto riguarda il pescato, le enormi quantità di crostacei vanno accompagnate da salse a base di agrumi e, perché no, guarnite con il succo di limone della Costa.
Il re indiscusso di ogni menù a tema ittico resta il polipo, a cui fanno eco insalate, risotti e fagottini. E come non nominare i gamberi, sempre abbinati con il limone, o il tonno scottato di Cetara? E, poi, ci sono i dolci: la delizia al limone, va assolutamente ordinata, almeno una volta. Nella stagione fredda, meglio optare per il castagnaccio; mentre le zeppole rimangono un sempreverde, durante le feste o le sagre.
Pastiera e babà la fanno da padrone, senza dimenticare, a chiusura del pasto, i digestivi a base di finocchio oppure il nocino, realizzato con le noci di Sorrento, ideale anche come regalo, da portare a casa ad amici e parenti.
Non si può, inoltre, prescindere dalla ‘Regina della tavola’. Questa è la regione per antonomasia della pizza. Dunque, sia. Intramontabile la Margherita. Altrimenti, per chi vuole avventurarsi, il connubio tra mare e terra non tradisce. Mai.
LINGUINE (O MACCHERONI) DI POSITANO AI 7 ODORI
INGREDIENTI:
- 600 gr di linguine
- 1 piccola cipolla
- 1 spicchio di aglio
- 1 costina di sedano
- 1 mazzo di prezzemolo
- 1 mazzo di basilico
- 1 mazzetto di origano
- 800 gr di pomodori a fiaschella maturi
- 0,5 dl di olio extravergine di oliva
- sale q.b.
- pepe q.b.
PREPARAZONE:
Tuffate i pomodori, per 2 minuti, in acqua bollente. Quindi spellateli, privateli dei semi e dell’acqua di vegetazione. Poi, tagliateli a dadini.
Tritate finemente la cipolla, il sedano, il basilico e il prezzemolo e, a parte, l’origano.
Con lo spicchio di aglio, sfregate l’interno di una capace zuppiera; di seguito, aggiungete i pomodori, il trito, l’origano e l’olio extravergine. Salate, pepate e mescolate bene tutti gli ingredienti. A questo punto, coprite e lasciate riposare.
Fate cuocere le linguine in abbondante acqua salata e scolatele al dente, direttamente nella zuppiera con i pomodori. Mescolate a lungo, affinché la pasta assorba la parte liquida del condimento. Potete servirla indifferentemente, sia tiepida, sia fredda.
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