Plant Based: 7 passi per organizzarsi…
Abbiamo compreso che la dieta plant based rappresenta un vero e proprio stile di vita; che partendo dal cibo, si pone l’obiettivo del rispetto per la salute. Predilige, di fatto, alimenti:
- non processati industrialmente
- non trattati
- non derivanti da sfruttamento di risorse animali
- meglio se a km 0
Elemento etico che si sovrappone, dunque, all’elemento della sostenibilità e che pone l’accento su cibi freschi, sani, leggeri, ricchi di nutrienti essenziali, meglio ancora se cruelty free, vegetali, ma non necessariamente vegani.
Ma come muoversi, nello specifico? Ecco, di seguito, 7 suggerimenti per non sbagliare, volendo scegliere l’indirizzo di cui sopra…
1. Leggi le etichette dei prodotti
Primo ed indispensabile step, imparare a leggere le etichette, onde verificare gli ingredienti, l’origine e lavorazione degli stessi. Solo conoscendo davvero ciò che si mette in tavola, dalla provenienza ai valori nutrizionali, è possibile comprendere se si adatta alle nostre necessità.
2. Segui la stagionalità
Altra regola irrinunciabile, seguire il ritmo della Natura. Pertanto se, in ottobre, si mangia la zucca, in luglio sarà la volta dell’anguria e così via. Pretendere fragole in dicembre e castagne in giugno vuol dire forzare la mano, con coltivazioni intensive in serra e processi di lavorazione che oltrepassino la corretta stagionalità.
3. Non esagerare con le portate
Un menù che si rispetti non deve, per forza, distribuirsi in innumerevoli portate. Occorre studiarlo con saggezza, prevedendo – magari – più antipastini leggeri, un solo primo piatto e un solo secondo, per poi ultimare con sana dolcezza.
4. Prima le verdure
Iniziare con le verdure è sempre un’ottima idea. Ricche di fibre, vitamine e sali minerali, permettono di riempire lo stomaco ed evitare che si spilucchi, durante il pasto. Non solo insalate, ma anche involtini di radicchio e patate, salvia croccante al forno, finocchi sottili con pinoli e aceto balsamico, broccoli gratinati, cavolfiori con leggera besciamella all’acqua. In alternativa, un’insalata invernale oppure insalata di Kale agli Agrumi. E perché no? Il sempreverde Guacamole.
5. Punta sul primo piatto
È la portata principale, quindi da curare con attenzione. Con il risotto non si sbaglia mai, ma anche un buon piatto di pasta può fare al caso. L’ideale sarebbe preparala in casa, adoperando farine integrali non raffinate, oppure grano saraceno o di castagne, abbinandola ad un sugo di verdure: ad esempio, un pesto di salvia e noci.
6. Scegli le proteine vegetali
I secondi piatti sono i più complicati. Ciò non dimeno, conviene optare per proteine vegetali. I legumi, a tal proposito, rappresentano l’optimus: lenticchie in umido con patate, polpettone in crosta con legumi e verdura o, volendo, polpette di broccoli… Giusto per dare qualche dritta.
7. Chiudi con una sana dolcezza
Perché rinunciare al dolce, se sano? Meglio puntare su uno, che sia a base di frutta e cioccolato. Anche una mousse di avocado e cacao farà all’uopo, da abbinare a frutta fresca tagliata a pezzi o zenzero, leggermente candito. Per i più golosi, ottimo – pure – un semplice budino proteico.
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