A dieta, partendo dagli ormoni…
Quattro settimane: questo, il tempo necessario, volendo, per riorganizzare gli equilibri dell’organismo, sorta di micro-rivoluzione, che comprende lo stile di vita e il benessere, in generale.
Acquisire, in pratica, un metodo, atto non solo a recuperare la forma fisica ma, insieme, la lucidità mentale e la capacità di concentrazione. Corpo e mente all’unisono, per sentirsi più atletici, giovani, ricchi di energia. Tutto questo è possibile, grazie ad una dieta, studiata ad hoc. 28 giorni, nel complesso, utili a riattivare, in cinque fasi, il circolo virtuoso degli ormoni. Tale dicasi, per l’appunto, La dieta del restart ormonale.
Una vera e propria guida – in sostanza – alla riscoperta degli ormoni, “alla regia di un equilibrio complesso, che regola, per esempio, la sensazione di fame, lo stress, il funzionamento tiroideo, l’efficienza mentale, il desiderio sessuale e persino il tono del nostro umore“. Un regime alimentare unico nel suo genere, giacché “asseconda il ritmo circadiano“, che regola il nostro orologio biologico.
In effetti, tra i grandi sabotatori del dimagrimento, troviamo, ad esempio, la grelina, nota come l’ormone della fame; la leptina e l’adiponectina. Allo stesso modo, va tenuto conto dei livelli di insulina e cortisolo, la cui produzione, in gran parte, è indotta dallo stress.
Dunque, quali cibi introdurre per controllare i ‘nemici’ di cui sopra? “Fragole, lamponi, mirtilli, quinoa, avocado, olive, spinaci e bietole sono preziosi alleati… mentre occorre evitare il miele, lo zucchero e il succo d’acero, oltre a qualsiasi alimento, ricco di zuccheri“.
Ancora, meglio glissare riguardo agli alcolici, scansando, pure, peperoni, melanzane, pomodori e patate. Prediligere, invece, carciofi, carote, broccoli, zucca e piselli.
Al bando, pure, caffè e bevande gasate; sarebbe opportuno optare per verdure a foglia, legumi e acqua, con zenzero e limone. Niente farine, pane e cereali con glutine. Sì, invece, oltre alle verdure, a pesce, carni bianche e spezie.
Da eliminare, allo stesso modo, prodotti industriali e sostanze chimiche.
LE LINEE GUIDA
- consumare cibi naturali, vegetali e preferibilmente biologici
- privilegiare le proteine di pesce azzurro, uova e proteine vegetali e ridurre al minimo il consumo di carne
- evitare latticini e cereali con glutine
- limitare i cibi contenenti sale, zuccheri semplici e grassi aggiunti
- mantenersi ben idratati, eliminando sia alcolici sia caffè
Il protocollo contempla, in pratica, periodi di semi digiuno programmato, come quello della prima fase detox e atri, di alimentazione proteica, idonei a preservare il tono muscolare.
- La prima fase (giorni 1-3), nello specifico, è quella di detossificazione. Il corpo si libera, cioè, dall’eccesso di sodio e di acqua, grazie a un menù a base di frutta e verdure, cotte e crude e tanti liquidi. In questi primi tre giorni, la faranno, quindi, da padroni, kiwi, anguria, cetrioli, carciofi, verdure a foglia.
- La seconda fase (giorni 4-7) prevede la reintroduzione di alcuni alimenti – come i carboidrati derivati da cereali senza glutine (riso, quinoa, grano saraceno) e i legumi
- Nella terza (giorni 8-14), poi, si reintegrano le proteine, di origine vegetale (legumi) e animale (pesce)
- La quarta fase (giorni 15-21) è a base prevalentemente proteica (pranzo, cena e, talvolta, anche colazione)
- Infine, la quinta fase (giorni 22-28) ristabilisce l’equilibrio ormonale, grazie alla qualità degli alimenti utilizzati e alla sequenza con cui sono stati reintrodotti. Il piano alimentare di questa ultima settimana costituisce il modello di riferimento, per proseguire in maniera autonoma, dopo il ventottesimo giorno
NON SOLO DIETA…
Nel contempo, è consigliato praticare attività aerobica moderata: la camminata veloce, la pedalata in bicicletta, il nuoto, lo step… L’ideale sarebbe associare, all’allenamento aerobico, quello anaerobico, vale adire uno sforzo, breve ma intenso (salti, scatti, sollevamento pesi, corsa veloce). Il primo richiede 40-60 minuti al giorno; per quello anaerobico sono richiesti, invece, 10-15 minuti, praticandolo almeno tre volte alla settimana. Ultima, ma non per importanza, la ginnastica ormonale tibetana: potente antidoto allo stress, da declinare in nove esercizi, per ritrovare la propria essenza spirituale con gesti semplici.
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