Abiti: retrò is the new Bridal
Un abito. Uno di quelli che si sognano da sempre e che, almeno nell’occasione destinata a rimanere indimenticabile, dovrà rispondere a tutta una serie di criteri. Ebbene, nel 2022 le spose cercano un capo vintage, sostenibile, economico e, va da sé, prezioso.
Se l’intero settore wedding – lo abbiamo accennato più volte – registra una netta ripresa, anche le predestinate all’altare fanno, adesso, a gara, per aggiudicarsi un vestito che racconti di originalità e che, ripercorra, magari, nelle linee e nei tagli, le silhouette, tipiche degli anni ’20 o degli anni ’50. Per di più, i prezzi che li caratterizzano sono, spesso, fortemente competitivi.
Come sceglierli, allora, viene da chiedere. Dove acquistarli e perché rappresentano la tendenza dell’anno?
Comprare di seconda mano: probabilmente, l’innovazione è tutta qui. Il fenomeno, del resto, è anch’esso in crescita e sta coinvolgendo anche il mondo del lusso. Sono numerose le piattaforme online, specializzate in articoli retrò, che prendono in considerazione anche il vestito nuziale. E’ il caso, ad esempio, di Vestiaire Collective, vera e propria Bibbia, riguardo all’argomento. Sul sito Re-See è presente una meticolosa selezione, anche per quel che riguarda le invitate; mentre la boutique Vintachic sfodera una selezione di pezzi antichi, sorta di viaggio nel tempo che ripercorre gli anni ’30, i ’20 e perfino fine Ottocento. Abiti, sia ben chiaro, nuovi, ma dallo stile che occhieggia al passato.
Un’ alternativa, per assicurarsi un modello firmato a cifre contenute è, pure, prenderlo in affitto o, magari, optare per un tailleur non espressamente confezionato per le nozze, da indossare e rindossare, nel corso degli anni. In tal senso, il consiglio è di affidarsi solo a siti specializzati e fare una prova, d’obbligo, prima di procedere all’acquisto.
Non solo, a ben guardare, al di là di quanto detto finora, comprare in questo modo garantisce esclusività, nel senso che non si corre il pericolo che ‘altre’ abbiano compiuto, per il giorno del sì, la medesima scelta. Alla stregua dei gioielli, che acquistano valore man mano che invecchiano, idem dicasi per questi ‘reperti’ preziosi, espressione dell’epoca in cui sono stati creati.
Senza contare l’aspetto della sostenibilità ambientale. E’ possibile, puntando su una cerimonia green, salvaguardare la salute del Pianeta, godendosi al meglio l’evento e sentendosi, allo stesso tempo, partecipi di un progetto più vasto.
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