Scuola e Covid… dove eravamo rimasti
Ritorno… alle aule e 7 milioni di studenti, oltre a prepararsi per il nuovo anno, dovranno- purtroppo – fare i conti anche con il Covid. Ebbene sì, benché la situazione nulla abbia a che vedere con le stagioni precedenti, i contagi sono in aumento. Tuttavia, è proprio l’esperienza a venirci in soccorso, permettendoci, con un’adeguata organizzazione, di evitare grandi ondate di infezioni.
A tal proposito, mascherine e vaccini rappresentano ancora strumenti fondamentali e i presidi hanno già dichiarato di essere pronti a distribuire dispositivi di protezione a chi dovesse farne richiesta.
RISCRIVIAMO LE REGOLE
Attualmente, volendo scattare un’istantanea della situazione, in Italia, la variante Eris è prevalente. Il Ministero della Salute fa sapere che siamo lontani dagli allarmi e invita, invece, al buon senso. Per questo, ha diramato nuove regole sui tamponi, per diagnosticare tempestivamente le infezioni nei luoghi dove sono presenti soggetti più fragili o con il sistema immunitario più debole: ospedali e Rsa.
I vaccini, dal canto loro, arriveranno ad ottobre. La campagna di immunizzazione partirà, in concomitanza con quella antinfluenzale. Previsto, l’utilizzo di una nuova formulazione di vaccini e proteici, già approvati e raccomandati da EMA e AIFA (Pfizer e BioNTech).
Beneficio, consigliato a tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni e ai pazienti pediatrici di età superiore ai 6 anni, a rischio di complicanze in corso di influenza. Prevenzione non obbligatoria. Ciò non di meno, obiettivo della campagna Nazionale è quello, soprattutto, di prevenire e proteggere. Per questo, ad alcuni soggetti è raccomandata e offerta una dose di richiamo a valenza 12 mesi, suggerita anche a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità.
CATEGORIE A RISCHIO
A tal proposito, è stato stilato un elenco di categorie a cui è raccomandata la vaccinazione. Non esaustivo, certo e necessitante di un consulto del medico di base.
• Persone di età pari o superiore a 60 anni
• Ospiti delle strutture per lungodegenti
• Donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo postpartum, comprese le donne in allattamento
• Operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza; studenti di medicina, delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione
• Persone dai 6 mesi ai 59 anni di età compresi, con elevata fragilità, in quanto affette da patologie o con condizioni che aumentano il rischio di COVID-19 grave
ULTERIORI RACCOMANDAZIONI
Ancora, qualora si dovesse risultare positivi, è buona norma rimanere in casa, ma non obbligatorio. Non sono in vigore misure restrittive anti-Covid nelle scuole, quindi non esistono, al momento, indicazioni specifiche sui comportamenti da adottare. Si raccomanda, in ogni caso, di indossare la mascherina, se si è sintomatici; rimanere in casa, fino al termine dei sintomi; lavare spesso le mani; evitare il contatto con persone fragili.
Abolito, altresì, l’obbligo del tampone, se si è sintomatici, si raccomanda di rimanere a casa, fino al termine dei sintomi.
Non ci sono, infine, restrizioni, qualora si venga a contatto con un positivo. Bisogna semplicemente stare attenti, se dovessero comparire eventuali sintomi di un contagio (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni subito successivi.
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