Castità, tra moda e risoluzione consapevole

Castità, tra moda e risoluzione consapevole

Praticare l’astinenza sessuale; eccola presto detta l’ultima tendenza, scelta, in particolar modo e apprezzata dalle Star. Come a dire, insomma che, terminato il giro, si ricomincia daccapo. E allora sia.

Viene fuori che persino rinomati Tomber de famme come Lenny Kravitz si siano fatti sponsor di una sessualità più responsabile.

Allenamento, dieta, castità sembrano essere – in sintesi – i segreti di una rinnovata e più attuale ‘formula della giovinezza’. Elisir, lontano dal sesso mordi e fuggi. Adesso ci si incammina – lungo il proprio percorso di vita – verso rapporti di qualità, che non si dimostrino privi di cuore e senza progetto.

Così, almeno, racconta il cantante che, dopo un’attenta disciplina, sostiene di essere casto da ben 9 anni. Buffo: così facendo, per paradosso, seduce dipiù.

Vale, in egual misura, per Drew Barrimore: “Da quando sono diventata una mamma single, non sono più stata in grado di avere una relazione intima. Sono finalmente giunta alla conclusione che amore e sesso non sono la stessa cosa“.

Penso che il sesso possa causare molto dolore“. Parola di Justin Bieber. Dal canto suo, Lady Gaga è fortemente convinta che sia “più figo essere forti e indipendenti“. Il consiglio di Nicki Minaj? “Astenetevi dal sesso e scoprite chi siete, prima“. Ligia e irremovibile, Adriana Lima: “Il sesso è per dopo il matrimonio. Se non c’è rispetto, significa che non mi vogliono“.

Vogliamo rovistare tra le ‘cose di casa nostra’? Celebri e immarcescibili nella memoria rimangono le dichiarazioni, al riguardo dell’argomento, di Falvia Vento o di Luce Caponegro – conosciuta, un tempo, con il nome d’arte di Selen – che, complici una sequela di interviste, hanno rivelato di non essere più ‘sessualmente attive’ da un po’, per i motivi più disparati.

Sono sempre stata etero e adesso non me ne frega più niente del sesso. Sono casta da qualche anno, circa dieci. Ho dato molto, mi sono data parecchio. Ora mi riposo“. Tale, ad esempio, Loredana Bertè che – in effetti – a seguito di un’intensa carriera può a tutti i diritti – ora – dirsi paga.

Simona Tagli racconta, dal canto suo, di essersi imposta l’astinenza, per evitare di perdere l’affidamento della figlia Georgia, subito dopo il divorzio dall’ex compagno. Non troppo differente, la storia dell’ex pornostar Selen, che ha scelto di percorrere una seconda via, per crescere suo figlio lontano dalle dicerie. Oggi, aggiunge: “mi sento libera di tornare a fare l’amore“. Impossibile, a tal proposito, non citare anche Flavia Vento. “Ero atea e ho abbracciato la fede“, raccontava, già parecchio tempo fa. “E’ una mia scelta. Gli uomini mi hanno deluso. Non mi accontento più di fare solo sesso. Voglio fare l’amore. Per questo, ora, nella mia vita c’è spazio solo per i miei cani“.

Tradotto, tutto sta a dimostrare la gravità del momento storico, in cui sessualità e desiderio sembrano condizionati dal paludoso e misterioso terreno che, giunti ai nostri giorni, li circonda. Dunque, viene spontaneo chiedersi: “E se aspettare la persona giusta fosse l’autentica trasgressione dei nostri giorni?“.

Ci si volta indietro e si riprende a fare i conti con abitudini che – a guardarle adesso – suscitano tenerezza. Riconducono a sentimenti innocenti, riabilitano l’integrità morale. Etc. Etc. Etc.

Viva l’innamoramento? E se si trattasse – provochiamo – solo e più banalmente di vaginismo?

Sono numerosi – spiegano gli esperti – i casi in cui, pur nell’intenzione di attendere, per donarsi poi alla persona giusta, ci si ritrova, una volta al dunque, smarriti. Orfani di quella serenità e spensieratezza che dovrebbero, per logica, fare da corollario ad un atto, di per sé, piacevole.

Insomma, l’apparente difesa di un valore viene ad assumere, al contrario e inaspettatamente, i tratti della paura. Si rimanda, pur di non fare i conti con se stessi (e ciò vale per entrambe i sessi) e nella speranza – illusoria -‘che il tempo sistemi le cose’.

Chiamiamola Coppia Bianca. Definiamolo ‘assordante immobilismo sessuale’. Fatto sta.

Afflitti, entrambi, maschi e femmine, da massicce dosi di inedia e ignavia, a cui hanno consegnato lo scettro della loro vita sotto le lenzuola.

Altro distinguo è quello tra calo del desiderio, figlio, magari, di un periodo di crisi o di sessualità solitaria, compulsiva e online, e nucleo fobico. Spieghiamo: una coppia eroticamente infelice oscilla tra un quadro di noia sessuale intra-coppia e una frequente esuberanza sessuale fuori dalla porta di casa, con la presenza di amanti o supplenze affettive.

Anche in questo caso, il quadro di castità voluta e/o intermittente serve a celare disagi individuali o di relazione. Tramontato definitivamente – o quasi – il “Finché morte non ci separi“, oggi, sin troppo facilmente, ci si smarrisce per strada. Non ci si guarda. Si smette di confrontarsi. Baci, neppure a parlarne.

Colpa delle dinamiche che si vengono a creare quando si sta insieme che, spesso, di dipanano tra un approccio espressamente e smaccatamente bulimico o, altrimenti, un atteggiamento, eccessivamente conservatore e conformista. Entrambi, sia chiaro, contribuiscono all’involuzione o al disfacimento del rapporto.

Chiudiamo, con una nota che ci conduce, volutamente, al di là della porta. A dimostrazione che non esiste una definizione giusta o sbagliata delle cose. Mick Blue, porno divo austriaco, particolarmente apprezzato per le performance in scena ha, di recente, rilasciato un’intervista, in cui racconta di essere stato con più di 4000 donne. Evoluzioni, che fanno parte della sua vita privata ma anche di quella lavorativa. “L’esperienza che mi ha regalato il set, in tutti gli anni in cui ho lavorato, è stata fondamentale, anche per approcciarmi alle donne fuori dal set. Come muovermi, come flirtare… Tutte queste cose…“.

Una carriera brillante, quella che lo contraddistingue. Eppure, anche in questo caso, non si perde occasione per sottolineare come consapevolezza e forza d’animo siano – comunque – alla base di tutto. 

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