Quiet lifting: come a dire ‘c’è ma non si vede…’
Prima ha conquistato i divi di Hollywood; poi, ha sedotto quanti appartengono alla Generazione Z e sembra piacere a tutti, trasversalmente, indipendentemente dall’età. Ci riferiamo alla tecnica, aggiornatissima, del Quiet facelift.

Tendenza ‘discreta’ nel rivedere e ‘dare un’aggiustatina a quel che non va’, in maniera assai meno evidente ed invasiva, rispetto ai metodi più consueti di filler e lifting.
Della serie: tecnologia che avanza e procede a suon di bellezza. Si parla, oggi, difatti, di una ricerca estetica aggiornata ed in linea con i tempi, rispettosa dei lineamenti naturali e che non lascia segni evidenti. Sorta di ‘rinfrescata’, per capirci, che fa bene al viso, senza degenerarne i tratti.
Trattasi, in realtà, di un lifting profondo che interessa viso e collo e che lavora sugli strati muscolari e sui legamenti, invece di limitarsi a tendere la pelle. Aspettative alte – a questo punto – poiché l’espressività viene preservata e gli elementi distintivi del volto conservati anche quelli, con risultati che durano più a lungo.
Un procedimento ad effetto invisibile, al pari del makeup no-makeup e che, sempre di più, finisce per attirare la curiosità dei Millennials, particolarmente attenti alla salvaguardia di un aspetto curato sì ma non artificiale.
Procedura avanzata – quest’ultima – e dispendiosa: si parte da cifre che si aggirano intorno ai 50.000 dollari, ma il costo può raggiungere anche i 65.000, qualora – in concomitanza – vadano ad aggiungersi ulteriori trattamenti: il brow lift (lifting delle sopracciglia), ad esempio, oppure la blefaroplastica (ritocco alle palpebre) o il lip lift (sollevamento delle labbra).
Se, poi, i vantaggi sono numerosi:
- Effetto naturale e duraturo
- Non stravolge i lineamenti
- Risultati più raffinati rispetto ai filler
- Elimina la necessità di continui ritocchi
Di contro, come è ovvio che sia, non mancano neppure le controindicazioni:
- Tempi di recupero più lunghi (10-14 giorni di gonfiore e lividi)
- Prezzo elevato
- È comunque un intervento chirurgico invasivo
Cosa dicono gli esperti, al riguardo? Ritengono il trattamento ideale per chi ha un’età compresa tra i 40 e i 50 anni e inizia a notare i primi segni di cedimento della pelle, dal rilassamento del collo alla perdita di definizione nella mascella, alle pieghe nasolabiali più marcate.
Su tali presupposti, non rimane che chiedersi se valga la pena sottoporsi all’intervento. Ebbene, sempre in proposito, chi ne sa consiglia di:
- Scegliere un chirurgo esperto e certificato, specializzato in tecniche di lifting profondo
- Avere aspettative realistiche: il risultato sarà discreto ma comunque un cambiamento significativo
- Essere pronti a dedicare il tempo necessario al recupero
A dimostrazione del fatto che siamo giunti ad una nuova era, in cui un aspetto giovane e riposato conta, equiparatamente alla considerazione che risulti poco o per nulla evidente. Un trend in costante aumento, aspirazione sempiterna all’elisir che cancelli il tempo e ci conservi perennemente belli, proprio come ci piace.
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