Quando H&M fa rima con lusso e sostenibilità
Fast fashion, la chiamavano una volta, ed H&M, nel bene e nel male – ne è tra i più degni promotori. Il marchio ha saputo farsi strada, negli ultimi anni, insieme ad un folto gruppo di altri (Zara, Bershka, C&A… ) per il ricambio continuo e costante delle collezioni. Il saper ‘giocare’ con i capricci della moda, preoccupandosi, in primo luogo, di tener testa ad esigenze e richieste, sempre desiderose di essere diverse da se stesse.
Un’avventura, decisamente differente dalla cultura lenta e minuziosa che accompagna l’alta sartoria napoletana di Giuliva Heritage.
Un passo che, tuttavia, può raggiungersi, nel momento in cui la qualità abbraccia la ricerca di sostenibilità. Ne scaturisce una capsule collection realizzata, a quattro mani, da Margherita Cardelli e Gerardo Cavaliere.
Marito e moglie, nel 2017, hanno fondato il luxury brand. Pochi anni, per imporsi, grazie ad uno stile sofisticato, mutuato direttamente dal guardaroba maschile; un design, a guardarlo bene, senza tempo. Quello che in genere, si intende per eleganza. Ecco, allora, che il concetto di intramontabile decide di allargare i propri orizzonti – causa forse pure le condizioni imposte dalla pandemia, chissà… – ed investire in quello di accessibile. Un prezzo equo: è questa la nuova sfida per il duo Cardelli /Cavaliere, senza perdere in stile e ricercatezza.
La collezione Giuliva Heritage x H&M, disponibile online e in alcuni store selezionati, dal 3 settembre, propone un guardaroba autunnale – i colori stessi sono quelli della stagione in arrivo: beige, castano, bordeaux, grigio e blu notte – ideato per una figura femminile che riesca a trasmettere il senso, insieme, di contemporaneo e classico. Si fanno largo blazer e cappotti dal taglio sartoriale, da abbinare a tailleur, camicie e abiti fluidi.
Lana riciclata, poliestere riciclato, cotone biologico, per quanto riguarda l’opzione tessuti, rigorosamente sostenibili.
“Siamo stati super felici di democratizzare il nostro lavoro“, racconta Margherita Cardelli, intervistata dalla redazione di Vogue. “La sartoria solitamente è associata a qualcosa di vecchio e noioso. Ma non è affatto così. Questa collaborazione, per noi, è l’occasione di far capire alle persone come facciamo le cose. Il nostro obiettivo non è fare miliardi; è creare qualcosa di intramontabile, da tramandare alle prossime generazioni“.
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