E Totti si attrezzò per compiere anche i miracoli…

E Totti si attrezzò per compiere anche i miracoli…

Eccolo qua, Francesco Nazionale, ‘er pupone‘, che con le sue mosse inaspettate – indimenticabile il famigerato cucchiaio – era capace di frastornare e sbaragliare tutti gli avversari. Oggi ci lascia ancora una volta basiti – tifosi e non – grazie… al suono della sua voce. Proprio così. E’ bastato un video messaggio del calciatore per risvegliare – pensate un po’ – Ilenia Matilli, giovane promessa della Lazio, dallo stato comatoso in cui verteva da nove mesi, per via un grave incidente stradale.

L’amica – Martina Oro, 20 anni – con cui viaggiava lungo la Braccianense, nel momento in cui l’auto è andata a sbattere contro un albero ha perso la vita, ma Lei ce l’ha fatta. Ed ora desidera incontrare il suo idolo.. nonché Angelo Custode.

Buffo come sia possibile che una 19enne, perfettamente inserita tra le fila della Lazio, possa rivelarsi una fervente sostenitrice della squadra, avversaria per eccellenza. Eppure proprio quella Roma apparentemente ostile ha fornito il là per estrapolarsi da un tunnel che conosce un solo indirizzo.

Merito – il contatto con l’ex Capitano – dell’allenatore Carlo Cancellieri, tecnico della squadra di calcio a 8 in cui gioca Francesco, del dottor Maritato e dell’associazione Argos Forze di Polizia. Appena a conoscenza dei fatti, il fuori classe non ha esitato: “Ilenia, non mollare, ce la farai. Siamo tutti con te“, ha registrato. Un incoraggiamento, dal potere taumaturgico, evidentemente.

Tanto è bastato, infatti, per far ‘risorgere’ la paziente’.

Oggi Ilenia è convalescente e… in attesa: “La tua fantastica voce, unita alla passione, all’amore che Ilenia ha sempre avuto per la Roma hanno favorito il risveglio, il ritorno del suo sorriso così contagioso, i suoi occhioni pieni di luce e allegria“, fanno sapere i genitori, che lanciano un ulteriore appello all’ex numero 10 di Roma e Nazionale: “Caro Francesco, cosa aspettiamo? Ti aspettiamo con ansia. Ilenia ti sta aspettando…”. L’incontro, siamo sicuri, ci sarà, perché quel ragazzone onesto e dal sorriso buono è sempre stato di parola. Non ha mai perso la propria identità e, se lo immaginiamo, ci viene ancora, probabilmente, da intuirlo sul campo, mentre scalcia al pallone, con la passione che sola lo definisce e l’innocenza, carta vincente che lo ha reso stimabile, in egual modo, da parte di fans ed antagonisti.


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