Fiat 500e: la city car che volle sfidare il futuro

Fiat 500e: la city car che volle sfidare il futuro

L’abbiamo conosciuta nel mese di marzo, mentre si affacciava al suo pubblico, in controtendenza ad un’Italia che, responsabilmente, optava per un lockdown, purtroppo, necessario. Abbiamo assistito al debutto – mirato – delle versioni launch edition. Ora si attende l’esordio della gamma completa, opinando in una produttività che, secondo previsioni, dovrebbe sfiorare, mensilmente, quota 5 mila unità.

E la speranza non si limita agli interessi del gruppo Fiat, sia chiaro. La corsa al ripristino di una ‘normalità che ci è scivolata via, senza che neppure ce ne rendessimo conto, riparte dagli impianti di Mirafiori e Grugliasco. Dopo oltre 10 anni, nelle sedi menzionate, bando agli ammortizzatori sociali. Poche settimane e 4 mila addetti torneranno regolarmente al lavoro. Guidando ‘contromano’, per usare un degno eufemismo, la Società provvederà ad arricchire l’organico con nuovi profili specializzati e con 270 nuove assunzioni a tempo determinato. 

Scalpita, del resto, l’Azienda, erede di una storia in cui il polo torinese costituiva il perno dell’economia non solo cittadina, ma dell’intero Stivale. La tradizione, ora, si rinfocola, riscaldata dalle aspettative che FCA ha riposto sulla nuova city car.

Il successo della nuova Fiat 500 elettrica si intreccia con le sorti di quanti prestano servizio nell’Azienda, ma costoro rappresentano solo la punta di un iceberg, che comprende un indotto certamente più cospicuo. Secondo le parole di Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim, il prosieguo del trend positivo “dipenderà molto dalle richieste del mercato della nuova 500 elettrica, ma… già nel mese di ottobre assisteremo a un incremento dei turni, sulla linea della 500″.

Per il 2021, invece, si vedrà, sottoposto, l’anno in divenire, alla risposta del mercato.

2021, per aprire le porte al domani

Le sorti sono, pertanto, indissolubilmente legate al dirimersi del destino dell’Elettrica di Casa Fiat. Si mira – lo si accennava – a un totale annuo di 60 mila esemplari prodotti, ma è un successo ancora da scriversi.

Dunque, che si fa? Nel frattempo, si guarda ancora più lontano. La vettura può considerarsi pronta per l’esportazione, sempre dal 2021, in Nord America ma anche in alcuni zone asiatiche ed in Brasile. E qualora, oltre al processo di internazionalizzazione del modello in questione, anche la risposta del mercato risultasse idonea alle aspettative, si prevede già un possibile incremento degli addetti di Mirafiori. Nuovi assunti a tempo indeterminato… in linea, per chi è più adulto e lo ha vissuto, con la politica espansionista messa in atto nell’Italia del dopoguerra.

Virtual car

La sfilata dei progetti

Un progetto ambizioso che, come nelle migliori tradizioni, si allarga a macchia d’olio, coinvolgendo l’avvio di ulteriori iniziative. Ad incentivare la produzione, nuovo sistema di infotainment per Ghibli Hybrid; innovative versioni Trofeo di Ghibli e Quattroporte e, forse, anche Levante Hybrid. E si scommette sul futuro di Maserati.

Il piano industriale del Tridente prevede l’avvio delle nuove generazioni di GranTurismo e GranCabrio, che si sposteranno – anch’esse – da Modena a Torino.

E poi, in studio, i modelli in grado di sfruttare la piattaforma attualmente dedicata a Fiat 500 elettrica. Vetture compatte e a zero emissioni, secondo le richieste dei compratori che, senza disattendere la filosofia di sempre, si direzionano sui concetti di avanguardia e sostenibilità ambientale. Come a dire, secondo gli insegnamenti di un Capostipite dall’allure di pioniere: “La mia vita è stata tutta una scommessa sul futuro”.

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