Ritratto di un bagno dal richiamo Déco

Ritratto di un bagno dal richiamo Déco

Che cos’è lo stile moderno? …al paragone di tutti gli stili, da quei classici e nostri ai quali si oppone, fino a quelli coloniali, cioè asiatici, dai quali trae con incomprensibile amore tante ispirazioni, non ha che una definizione: quella di non essere ancóra definibile“. Così scriveva, nel 1906, a margine dell’Esposizione di Milano, il critico d’arte Ugo Ojetti.

In effetti, il ‘900, sin dal suo esordio, si rese promotore, attraverso il fermento di inedite correnti e nuove idee, di una serie di cambiamenti dalla portata epocale. Una vera e propria rivoluzione, che ha finito per ripercuotersi sul modo di pensare, vestire, mangiare… abitare, di chi se ne è visto coinvolto. L’Art Nouveau entra così, a pieno titolo, tra i modelli da imitare, reinterpretare, rivisitare. Un’identità contemporanea, composta di sottogliezze individuabili già ad un primo sguardo. Ed il colpo d’occhio riconduce esattamente in quel tempo, in quegli stessi luoghi, riaccendendo emozioni altrettanto simili.

Ecco, dunque, che anche l’arredamento si permea di quel fare moderno, che non rinuncia, però, ad un certo languore lezioso. Fascino, in cui convergono materiali e geometrie. Un racconto di dettagli, targato Liberty.

Ci introduciamo, dunque, in uno tra gli ambienti più intimi della casa. Sorta di ‘zona relax’ le cui regole, per l’occasione, si piegano al desiderio di quanti, pur voltandosi apertamente a ritroso, non manifestano, tuttavia, nostalgia. Nessun ripianto, poiché il passato è adesso.

Signori e Signore, ecco a voi il bagno.

PAVIMENTO

Il formato delle piastrelle è rigorosamente esagonale. La dimensione di circa 15×15 cm, anche se ne esistono di più piccole. Bianche, per format, caratterizzate da un tozzetto nero. Per una nota di carattere, provate ad invertire i colori, se lo spazio ve lo consente, oppure sostituite queste ultime con accenti blu o bordeaux. Non avrete a pentirvene.

PARETI

Per le pareti, la piastrella più usata risponde ad un formato 7,5×15 cm. Piatta o diamantata, ne esistono anche in versione ‘speciale’, fornite, cioè, di zoccolino o profili sagomati. Semplici, oppure dai richiami suggestivi? Questo è il dilemma. Nel primo caso, optate per un unico tipo di piastrella; altrimenti, giocate sui contrasti. Sarà la mossa vincente.
Un’idea potrebbe essere inserire un intarsio nero, che si disponga, in orizzontale, lungo l’intero perimetro della camera o, magari, attorno allo specchio.
C’è, poi, la soluzione boiserie, finemente decorata, a rivestire per metà la parete. La parte in disavanzo, potreste dipingerla con una tinta chiara, oppure rivestirla con carta da parati, secondo i dettami del tempo che fu.

LAVABO

L’ideale sarebbe realizzarlo con la colonna portante o con i piedini, in legno o in metallo, a sorreggere la consolle. Utile, e forse civettuola, l’intuizione di affiancare un mobiletto. Interessante, anche la trovata con il lavabo doppio in un’unica vasca.

SANITARI

D’obbligo utilizzare un sanitario che poggi a pavimento. Qualora necessitasse, per ragioni tecniche, la predisposizione per lo scarico a parete, valutate la scelta con accuratezza.
Se lo gradite, potreste considerare l’idea di un sedile scuro, dai toni noce, e una cassetta esterna, sia bassa, dietro il wc, sia sospesa, con il tubo di caduta dell’acqua.

RUBINETTERIE

Bando al miscelatore, bensì tre elementi, muniti delle apposite manopole del caldo e del freddo. Ne esistono a ‘margherita’, a leva e, ancora, in metallo, con inserti in vetro trasparente o in ceramica, bianca o nera. Diversamente, riservate un pensiero all’utilizzo dell’acciaio, l’ottone – satinato e non – il rame, più o meno anticato, e l’oro.

VASCA

E che dire di una vasca freestanding, con piedini in colore o cromati? Azzardate anche con la rubinetteria: scenografica quella a pavimento, d’effetto quella in appoggio sul bordo vasca. E se vi resta difficile intervenire sui materiali, rivolgete l’attenzione allo studio delle forme. Che siano stondate, incorniciate da ripiani in marmo o in pietra, e una boiserie di presentazione.

DOCCIA

La doccia: beh, rischia di condurre fuori tema, ma tant’è. Occupatevi del soffione e decorate l’interno con un profilo scuro. In alternativa, puntate su un box doccia a tema, in cui il vetro sia decorato con linee geometriche rubate all’universo floreale.
Potendo, per quel che riguarda la nicchia per i saponi, inquadratela, ripercorrendo il medesimo tema adoperato per il pavimento. Una ricerca certosina, per una resa unica.

SPECCHIO

E’ la volta dello specchio. Meglio poggiarlo sopra il rivestimento della parete. La forma risulterà ulteriormente valorizzata da una cornice o incassata nella boiserie, decorata a tema.

ILLUMINAZIONE

Passiamo alle luci. Occorre un elemento centrale, a sospensione. Non tralasciate quella dello specchio. Qui il traguardo si raggiunge grazie alla sagomatura delle lampade e alla posizione, espressamente simmetrica.

ACCESSORI

Infine gli accessori. Se ben intuiti, riescono da soli a fare la differenza. Porta rotoli, mensoline, porta asciugamani e accappatoi. Scalda salviette a tema o, addirittura, un vero e proprio termosifone – perfetto se in ghisa o anche a soluzioni tubolari – completeranno l’opera.

Ecco, dunque, che il luogo intimo per eccellenza assume, così facendo, le sembianze di un nuovo vivere, in cui l’antico insegue il moderno e viceversa. Un gioco ‘a battere e levare‘ fatto di istanti che mirano a definirsi, causa il legame con quel ‘900 mai dimenticato, eterni.

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