Madeira, quella terra verde dalle mille opportunità

Madeira, quella terra verde dalle mille opportunità

Macaronesia. Mai sentito parlarne prima? Ebbene, se ancora non ne siete al corrente, con il suddetto termine si tende ad indicare diversi arcipelaghi dell’Oceano Atlantico settentrionale, situati al largo delle coste africane. Stando alla leggenda, quest’ultimo faceva parte del mitico regno di Atlantide. E se, in periodo coloniale, l’economia locale si reggeva sulle piantagioni di canna da zucchero e i vigneti, oggi la Regione Autonoma si è costituita porto franco, vale a dire zona esente da dazi tributari o da imposte. Una serie di agevolazioni che la rendono, al di là delle bellezze naturali, un vero e proprio ‘Paradiso’.

Ecco, dunque, che in questo territorio così a sé, si fa largo, ora, il progetto di un villaggio nomade digitale, piuttosto ambizioso ma senza dubbio interessante.

Isola di Madeira

Spieghiamo meglio: la prima fase del Digital Nomads Madeira inizierà il 1° febbraio a Ponta do Sol e si protrarrà fino al 30 giugno. Si tratta, per meglio comprendere, di uno spazio di lavoro gratuito, con tanto di scrivania e sedia, accesso a una comunità Slack e Internet gratuito, dalle 8:00 alle 22:00, tutti i giorni, presso il Centro Culturale John Do Passos. In allegato ad una discreta quantità di eventi, tesi a promuovere la comunità locale.

Insomma, per chi già lavora in smart working non dovrebbe rappresentare un grande sacrificio, dovendosi destreggiare in quella che viene comunemente denominata Perla dell’Atlantico. 100 ‘nomadi’ – chiamiamoli pure così i pionieri della sperimentazione – si assumeranno l’impegno di rimanere, almeno per un mese, nell’arcipelago portoghese. Impresa, del resto, niente affatto complicata, dal momento che, per ben sette degli ultimi otto anni, Madeira è stata riconosciuta come prima destinazione insulare d’Europa ai World Travel Awards.

Una presentazione, non certo da ridere…

LEGGI ANCHE: In Toscana, il primo smart working village

LEGGI ANCHE: 4 consigli da… smart working. Quando la testa conta più del resto

Commento all'articolo