Kale: e voi, quanto ne sapete?

Kale: e voi, quanto ne sapete?

Lo si può consumare in tutte le salse: al forno, al vapore, sotto forma di smoothie depurativo, mixato nelle insalate. Lo sanno bene attrici come Anne Hathaway, Jennifer Aniston, la top model Heidi Klum, Gwyneth Paltrow, particolarmente ghiotta – pare – delle chips ottenute con le foglie del prezioso ortaggio. Persino lo chef di fama internazionale Jamie Olivier avrebbe ideato una serie di ricette sfiziose a base di kale, in modo da introdurlo nella dieta di tutti i giorni con facilità.

Insomma, vanto per le celebrità di Hollywood, quanto per noi, comuni mortali, il cavolo nero – che di questo si tratta – è tornato di moda e si appresta, ora, a invadere, in qualità di superfood, le tavole di quanti si dichiarano più attenti alla salute.

Coltivato prevalentemente nel sud Italia, tra il mese di novembre e quello di aprile, il cavolo riccio – derivato dalla famiglia delle Brassicacee Oleracea – può considerarsi un vero concentrato di virtù benefiche, in grado di conferire una sferzata di energia, nel corso dei mesi invernali. 

Le foglie, del resto, sono ricche di vitamina A, C, E, K e vitamine del gruppo B, che contribuiscono alla normale coagulazione del sangue e a ridurre stanchezza e affaticamento: fibre, calcio, proteine, acido folico, acidi grassi Omega 3. Buone le riserve di sali minerali, come potassio, magnesio, ferro e manganese e ottima – pure – la concentrazione di beta-carotene. Gli antiossidanti in esso contenuti lo elevano ai primi posti, per le elevate proprietà anti-age. E’ nella facoltà, infatti, di assorbire i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cutaneo precoce.

Ma i benefici che apporta questo alimento non finiscono qui. Alcalino, aiuta a mantenere l’equilibrio acido-basico dell’organismo ed è utile nella prevenzione di certe malattie. Alcuni esperti lo considerano, addirittura, alla stregua di un antitumorale. Di sicuro, un antinfiammatorio naturale, oltre che utile nel controllo del colesterolo LDL. Quello cattivo, per intenderci. E così, pure il rischio di malattie cardiache e l’assorbimento di grassi

Last but not least, una porzione da 100 grammi di cavolo riccio apporta solo 30 calorie, ma contiene ben 4 grammi di fibre, che favoriscono il senso di sazietà. Ecco perché viene acclamato come sincero alleato del nostro giro vita.

Dal sapore particolare, pungente ma dolce, in cucina viene utilizzato in maniere molteplici: sotto forma di zuppe e vellutate; ripassato in padella, come contorno; per condire primi piatti, oppure a crudo, mischiato alle insalate. Ideale è, poi, cotto al vapore, in modo da mantenerne inalterati i valori nutrizionali e i benefici.


Risotto al cavolo riccio e pastinaca

INGREDIENTI:

  • 320 gr di Riso Vialone nano
  • 200 gr di Taleggio a dadini
  • 170 gr di Cavolo riccio
  • 140 gr Pastinaca
  • Aceto di vino bianco
  • Cipolla
  • Brodo vegetale
  • Zucchero
  • Burro
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale

PREPARAZIONE:

Pelate la pastinaca e tagliatela a rondelle. Rosolate queste ultime in una noce di burro e fatele colorire leggermente. Unite poco zucchero, un pizzico di sale e bagnate con 2 cucchiai di aceto. Dopo 2’ spegnete.

Mondate il cavolo riccio, privandolo delle coste centrali. Affettatelo grossolanamente; quindi lessatelo per 5-6’ in acqua bollente. Scolatelo e raffreddatelo sotto l’acqua fredda.

Tritate mezza cipolla. Rosolate la cipolla in 2 cucchiai di olio per 1’, poi unite il riso, tostatelo per meno di 1’, iniziate a bagnare con il brodo vegetale e proseguite nella cottura, mescolando costantemente per 7-8’.

Unite il cavolo riccio e portate a cottura il riso, aggiungendo il brodo necessario. Completate con 150 gr di taleggio e una noce di burro. Distribuite il riso nei piatti, completateli con le rondelle di pastinaca, il fondo di cottura della pastinaca e il resto del taleggio. Servite subito.

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