L’aperitivo? E se fosse a base di cipolla?

L’aperitivo? E se fosse a base di cipolla?

Allium cepa. E’ questo il nome scientifico, ma noi comuni mortali le conosciamo, assai più modestamente, come cipolle. E, tra gli ingredienti alla base della nostra alimentazione, ne facciamo largo uso. Abitudine, peraltro perpetrata, sin dall’antichità. C’è chi parla, addirittura, del 5000 a. C. e chi, in data più recente, ne colloca la coltivazione tra gli Egizi, tanto che, insieme ad aglio e ravanelli, pare costituissero la dieta degli operai, addetti alla costruzione delle Piramidi.

Si narra, pure, che nella stessa epoca se ne facesse oggetto di culto, data la forma sferica e gli anelli, concentrici, fossero direttamente collegabili alla vita eterna. Le adoperavano gli atleti, in Grecia, i Gladiatori, presso i Romani, e non solo in termini di cibo. Pare se le spalmassero addosso, per rassodare i muscoli. E, se nel Medioevo costituivano l’unguento ideale contro il mal di capo o la perdita di capelli, più in là, nel XVI sec., erano prescritte come cura contro l’infertilità. E, pensate, il nome Chicago altro non significa, se non ‘Campo di Cipolle’, derivato dalla lingua Algonchina. Non c’è che dire, insomma…

Adesso, tra gli aromi più adoperati della tavola, li presentiamo in una versione inconsueta. Un entree, piuttosto veloce da eseguire ma di tutto rispetto, per stupire i commensali ed omaggiarli con un ‘fiore’, che rappresenta assai più di un apri-pasto…

FIORE DI CIPOLLA CROCCANTE

LA RICETTA
INGREDIENTI (per 4 fiori):
  • 4 cipolle di media grandezza
  • 100 gr di farina
  • 125 gr di pangrattato
  • 3 uova
  • 1 litro di olio di arachidi per la frittura
  • Sale
  • Ketchup o un’altra salsa a scelta per servire
PREPARAZIONE:

Tagliate la parte superiore della cipolla. Allo stesso modo, fate con la base, giusto per eliminarne le radici. Poi sbucciatela e incidetela a metà, senza arrivare alla base, punto, quest’ultimo, in cui dovrà restare unita. Proseguite con le incisioni, come per sezionarla in 4 parti. Ripassate, quindi, ogni taglio, alla stessa maniera che se si stesse schiudendo un fiore. Una volta ottenuti i vari petali, allargateli. Poi, ripetete l’operazione per le tre cipolle restanti.

A questo punto, infarinate, fin dentro i petali, ciascuna cipolla. Immergetele nelle uova, precedentemente sbattute. Quindi, passatele nel pangrattato, come si trattasse di una normale panatura.

Una volta pronte, versate una buona quantità di olio di arachidi nella casseruola o nella friggitrice. Appena caldo, immergetevi gli ortaggi, fino a farli dorare. Per portare a termine l’operazione, occorreranno circa 4 minuti. Una volta pronte, scolate le cipolle su un foglio di carta assorbente. Aggiungete, quindi, un pizzico di sale.

Andranno servite calde o tiepide, accompagnate dalla salsa che preferite. L’idea è di staccare ogni petalo ed immergerlo nella salsa, prima di gustarle.

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