Covid: riscriviamoci la mappa dei comportamenti, a seconda del colore
C’è poco da fare, si riparte. O meglio, si ritorna indietro, alle famigerate zone gialla e arancione, che hanno caratterizzato per lungo tempo e abbastanza di recente le sorti della Penisola. Si ricorre alle ‘consuete’, ormai, misure, per contrastare l’aumento dei contagi da Covid. E, in attesa dei nuovi dati del monitoraggio Iss, sono diverse le Regioni che, presto, potrebbero cambiare colore, a causa dell’impatto della variante Omicron e dell’aumento di ospedalizzazioni e ricoveri.
Ma cosa cambia, in sostanza?
Secondo le nuove norme imposte dal Governo e valide fino al 31 gennaio 2022, tra le due fasce, bianca e gialla, sussistono, in effetti, poche differenze. L’uso della mascherina, innanzi tutto, è stato ‘rinforzato’ ovunque. Ricordiamo che, fino al 31 marzo, termine dello stato di emergenza, per accedere a mezzi pubblici, treni, aerei, cinema, teatri è necessario indossare la Ffp2.
Il Decreto Natale prevede, inoltre, l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato – per vaccinati o guariti – alla ristorazione, per il consumo anche al banco, in bar e ristoranti. Stesso dicasi, al chiuso, per quanto riguarda piscine, palestre e sport di squadra, ma anche per Musei e mostre. Super Green Pass al chiuso, pure, per i Centri benessere, Centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche); Parchi tematici e di divertimento. Ancora, Centri culturali, sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia), al chiuso; Sale gioco, Sale scommesse, Sale bingo e Casinò.
Vietati, inoltre, gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto. Rimarranno chiuse le sale da ballo, le discoteche e i locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico.
Gli spostamenti con mezzi propri sono liberi, in zona bianca, così come nella gialla. PDiverso è, per quanto attiene alla zona arancione, dove ci si può indirizzare sia verso altri comuni della stessa Regione che in altre Regioni, solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi, ma non disponibili nel proprio comune. Ok, invece, agli spostamenti da comuni di massimo 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il Capoluogo di provincia.
Infine, anche per quanto riguarda gli impianti sciistici bisogna rifare i conti. Il Foglio verde diventa necessario. Bar e ristoranti sono aperti solo per chi ha il Super green pass, non per chi ha il certificato base, grazie ad un tampone.
LEGGI ANCHE: Effetto Omicron… ed è crisi per gli albergatori
LEGGI ANCHE: Gli over 50 e tutti gli altri: cosa racconta l’ultimo Dl