Quelle grotte di Maiorca sorprendenti, bellissime, fatate…

Quelle grotte di Maiorca sorprendenti, bellissime, fatate…

Le pietre delle montagne di Maiorca nascondono sensazionali scenari. Sono circa 800, difatti, le grotte che, aprendosi allo sguardo, nascondono al proprio interno formazioni calcaree, di rara bellezza. Un mondo parallelo, dalle denominazioni, spesso, mitologiche: Il bagno di Diana; Città incantata; Sogno dell’Angelo

Le più visitate? Eccole qui…

Le grotte del Drach

Sulla costa orientale dell’isola delle Baleari, l’antico villaggio di pescatori di Porto Cristo ospita una vera e propria curiosità geologica, le grotte del Drach. Accessibili in barca, si caratterizzano per i laghi sotterranei, tra i più spettacolari e vasti d’Europa. Con i suoi 117 metri di lunghezza e 30 di larghezza, il lago Martel – tra tutti – si distingue per la solennità, al punto tale da venire adoperato, sovente, grazie anche ad una speciale istallazione di luci, come palcoscenico per i concerti. Un ambiente fuori dall’ordinario, aperto al pubblico, su presentazione di un biglietto d’ingresso.

Le grotte di Artà

Ci spostiamo nel nord-est dell’isola, per ammirare, stavolta, le grotte di Artà, le più imponenti d’Europa. Antichissime, pare risalgano ad epoca preistorica, si compongono di diverse camere e le numerose stalagmiti e stalattiti dalle dimensioni enormi continuano ad impressionare, tuttora, i turisti in visita. Pensate, tra queste una, in particolare, sospesa da una volta, raggiunge i 22 metri di altezza. Per raggiungerla, occorre penetrare nella scogliera attraverso un maestoso ingresso naturale. Giochi di luce e suoni, poi, fanno da cornice a questa grandiosa opera della Natura.

Le grotte di Hams

Scoperte a Porto Cristo nel 1905, le grotte preistoriche di Hams sanno rendersi affascinanti, per le formazioni rocciose che tratteggiano le quattro stanze. Un mondo, fatto soprattutto di sfumature: si va dal bianco, inteso e brillante, fino ai toni del giallo appartenente alle rocce. Uniche, per via del loro aspetto ad albero, vi si rintracciano, all’interno, una serie di laghi. Tra questi, uno supera, per lunghezza, i 170 metri; navigabile, grazie al percorso studiato appositamente, che consente di visitare la straordinaria cavità, in tutta la sua interezza. E poi, il viaggio, spettacolo nello spettacolo dove, anche in questo caso, protagonisti sono i suoni, le luci… persino un concerto di musica classica, tenuto da una barca illuminata.

A queste, si aggiungono, fonte pure di attrazione, le grotte di Campanet, scoperte nel 1945, con 3.200 metri quadrati di estensione e quelle di Génova. Queste ultime, a soli 5 km dal centro di Palma de Maiorca, sono le più piccole dell’Isola e, per raggiungerle, bisogna scendere fino a 36 metri di profondità.

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