Quanta salute c’è nel massaggio drenante

Quanta salute c’è nel massaggio drenante

Tra le tecniche manuali più apprezzate e richieste, grazie alle particolari manovre – espressamente mirate – su determinate aree del corpo (addome, pancia e gambe), stimola la circolazione sanguigna e sposta i ristagni di fluidi linfatici, favorendone l’espulsione.

Un coacervo di qualità, insomma, quello che, comunemente, conosciamo come massaggio linfaticolinfodrenante o, semplicemente, drenante. Vero gesto di bellezza, è noto, tra l’altro, per le proprietà anticellulite e i benefici, nel breve e nel lungo termine.

Certo, va effettuato eseguendo dinamiche precise e impiegando prodotti specifici, che possano amplificarne i risultati. Lo si esegue, dunque, in genere, presso centri specializzati e sotto il consiglio di esperti, capaci di valutare le condizioni dei tessuti e dell’intensità del trattamento.

Esistono, tuttavia, gestualità che, se introdotte nella propria routine quotidiana di bodycare, possono apportare miglioramenti, anche tra le mura domestiche.

Entriamo nello specifico…

La funzione è – nel dettaglio – quella di spostare i liquidi dalle zone del corpo dove tendono ad accumularsi, in modo da favorirne l’espulsione. Il massaggiatore utilizza manovre specifiche, decise e profonde, per agire sulla circolazione sanguigna. Movimenti leggeri, per intervenire sulla circolazione linfatica; battiture e impastamenti decisi, nel caso di inestetismi dovuti alla cellulite. In quest’ultimo caso, è consigliato anche l’utilizzo del cupping. La coppetta esercita – infatti – un’aspirazione sulla zona interessata, favorendo l’eliminazione delle tossine“.

Ciò premesso, “è fondamentale, prima di iniziare il massaggio, fare un’approfondita analisi della persona, valutandone la circolazione, la quantità e la qualità del tessuto adiposo, i livelli di ritenzione idrica, le abitudini di vita ed alimentari. In tal modo, sarà possibile individuare le manovre e gli strumenti più adatti ad ottenere il risultato desiderato“.

In quanto ai benefici, “dopo, si avverte immediatamente un maggior senso di leggerezza, una riduzione del gonfiore, una termoregolazione più uniforme, un rilassamento muscolare. A lungo termine, invece, si viene a garantire un miglioramento circolatorio, la scomparsa di cellulite localizzata, miglior tono muscolare e ossigenazione dei tessuti, oltre che al miglioramento del sonno“. La sensazione di benessere è, insomma, immediata ma, per ottenere risultati a lungo termine, è necessario eseguire un ciclo di trattamenti, idealmente da abbinare con un adeguato piano, alimentare e motorio.

Se l’intenzione è – poi – quella di amplificarne gli effetti, oli essenziali, che favoriscono il drenaggio e l’eliminazione di tossine – ginepro, rosmarino, pepe nero, cannella, estratto di edera – saranno, senza dubbio, indicati. Oppure, si può effettuare uno scrub iniziale con olio e sale integrale marino, o con olio e caffè. Infine, anche l’applicazione di creme drenanti post massaggio potrebbe essere d’aiuto.

Meglio – ovvio – se eseguiti da professionisti. Ciò non toglie che esistano rituali a cui appellarsi, da compiere in autonomia:

  • Docce calde e fredde. Si parte dal piede destro e, con movimenti lenti e circolari, si sale fino all’inguine e si passa alla gamba sinistra, dove si effettuano gli stessi movimenti, in senso inverso. La stessa procedura si ripete, a seguire, con il getto di acqua calda. I passaggi di alternanza freddo/caldo vanno eseguiti per un minimo di sei volte
  • Scrub al sale e caffè. Basteranno 6 cucchiai di caffè in polvere (o fondi di caffè), 6 cucchiai di sale marino (o zucchero di canna, in caso di pelle delicata), 12 cucchiai di olio d’oliva (oppure 6 cucchiai di olio d’oliva e 6 di olio di mandorle). Una volta preparato il composto, iniziare a massaggiare le gambe con movimenti circolari, dal basso verso l’alto. Successivamente, massaggiare in senso orario la zona dell’addome

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