Lo strano caso della Sirena provocante…

Lo strano caso della Sirena provocante…

Sentirsi etichettate, alla stregua di una Sirena… quante volte capita e succede banalmente, magari passeggiando per strada. Ammaliatrici inconsapevoli dei Signori uomini, compiaciute noi e loro che ciò accada. In fin dei conti, del resto, che male c’è?

C’è, tuttavia, Sirena e Sirena e quando le forme si fanno evidentemente ‘burrose’, anche se si tratta di una statua – sì, avete capito bene, una statua – qualcosa, evidentemente – giusto per rintuzzare sulla questione – non va.

Il comune senso del pudore‘ – tanto per citare il titolo di un vecchio film – ci riporta a quel che è più o men lecito, più o meno garbato, più o meno di dubbio gusto e così, ci detta le regole, per non sbagliare. Norme che, evidentemente, non debbono essere giunte in quel di Monopoli, ridente cittadina pugliese. Tanto che, del caso, hanno finito per discuterne perfino diversi Media Internazionali. The Guardian – per esempio – ma anche il tedesco Der Spiegel hanno ripreso la notizia della pioggia di critiche che ha – per l’appunto – interessato l’opera degli studenti dell’IISS Luigi Russo e posizionata a ridosso di un’area giochi per bambini.

Scultura, realizzata – peraltro – nell’ambito di una convenzione con il Comune. L’area – difatti – è oggetto di un intervento di riqualificazione per circa 350 mila euro, mettendo insieme attività ludiche e culturali.

Ebbene, nonostante non sia stata ancora neppure inaugurata, sorta di novella Bocca di Rosa, la sexy Sirena ha fatto già parlare – e sparlare – di sé. C’è, addirittura, chi ha rubato il telo verde che l’Amministrazione comunale aveva utilizzato per coprirla, in attesa della presentazione ufficiale.

Ora che le curve prosperose sono in bella mostra, il luogo è diventato meta di culto per uno stuolo di turisti, in visita per curiosare su quanto ha saputo destare tanto scalpore. Lamentele, per una polemica, tanto bacchettona, quanto inutile.

Intanto, tra il serio ed il faceto, il dirigente del liceo artistico Adolfo Marciano ha voluto dire la sua: “Se qualche mio amico o parente mi balenasse le sue rimostranze sulle curve della sirena realizzata dai ragazzi, so io dove li manderei. Non entro nelle scelte che sono state fatte dai docenti che hanno seguito il lavoro e dei ragazzi che lo hanno eseguito. E neanche in quelle di chi la critica: può piacere o non piacere. La statua potrebbe essere letta come un omaggio alla donna che è bella anche se curvy, basta con i modelli della donna perfetta“.

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