Borsa di carta Bottega Veneta
Della serie: ‘c’è, ma non si vede‘, alla stregua del più riuscito fra i trucchi di un prestigiatore, anche la moda ama giocare con le apparenze. Così è, almeno, per la BAG firmata Bottega Veneta, intravista sulle passerelle e già arruolata a virale, per via soprattutto della proposta, fortemente provocatoria.
Una borsa, che imita alla perfezione le buste da spesa in cartone, super essenziale nelle linee e con i classici manici da shopping, ma tutt’altro che cheap. Del resto, al di là di quel che sembra, il tessuto di cui si pregia altri non è, se non raffinata pelle di vitello, totalmente made in Italy. Disponibile – peraltro – in due formati, piccolo e medio. In quanto, poi, al prezzo, anche quello è di un certo valore: siamo intorno ai 1500-2000 euro.
La borsa sacchetto, parte integrante della collezione Primavera Estate 2023 è, insomma, tutt’altro che un accessorio povero. Nel dettaglio, la manifattura degli interni è in suède; la lavorazione dei manici intrecciati, a memoria del motivo iconico della Maison. Un’illusione, dono del direttore creativo Matthieu Blazy, che ha già fatto il giro del web e che si prefigura come must have per chi, fashion addicted, sceglie la via dell’apparire silenzioso, che non chiede di farsi notare ma, anzi, punta sulla discrezione.
Dalla sfilata ci arriva, pure, l’indicazione su come sfoggiarla. Si può seguire il gioco illusorio e portarla in abbinamento a un’altra borsa vera, oppure esibirla in solitaria, rivelando la sua reale natura di shopping bag di lusso.
Ultimo espediente trompe-l’oeil, questo, che fa da coda ad una serie di altri: dalla Paper Bag di Jil Sander disegnata da Raf Simons, alla pochette che imitava alla perfezione la busta di carta dove riporre il pranzo. O ancora, la borsa take away, che riprende la vaschetta con manico da fast-food o il secchiello inteso come un barattolo di vernice, entrambe creazioni di Saint Laurent. Infine, la borsa della spazzatura, in pelle, idea di Demna Gvasalia, designer per Balenciaga. Tutte invenzioni geniali, che ci ricordano l’eterno circuito del savoir faire abbinato, tuttavia, al divertimento, anche quando si ha a che fare con un prodotto ultra chic.
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