D’estate anche Fido ha la sua dieta

D’estate anche Fido ha la sua dieta

Chi lo avrebbe mai detto… o, forse, sì. Di fatto, se è vero e risaputo che le esigenze nutrizionali di un cane cambiano, a seconda che si tratti di un cucciolo, di un esemplare adulto o anziano, in base – pure – alla taglia; magari non tutti sono al corrente che è necessario regolarsi, rispetto alla dieta, calibrandola anche tenendo conto della stagione (proprio come, in teoria, avviene per noi, esseri umani).

Esistono – questo è certo – diverse classi di principi nutritivi, di cui Fido ha necessariamente bisogno: carboidrati, grassi, proteine, vitamine, sali minerali e acqua. Insieme, questi ultimi vanno equilibrati, in modo tale da far crescere ‘sani’ i più giovani e mantenere in buona salute gli anziani.

STEP BY STEP

Vediamo, dunque, nello specifico, quel che c’è da sapere riguardo alla dieta estiva dei nostri amici e quattro zampe e come cambia nei mesi caldi, in termini di numero dei pasti, quantità e qualità.

Partiamo dal dire che è preferibile far mangiare il cane, anche una sola volta al giorno. Importante, però, è che lo faccia nelle ore meno calde. Pertanto, la mattina presto, oppure in serata. Volendo, si più ripartire la porzione in più razioni – arrivando ad un numero di cinque o sei – da distribuire nel corso della giornata.

PAROLA D’ORDINE: IDRATAZIONE

La ciotola dell’acqua, sia ben inteso, deve rimanere sempre piena, avendo cura di non esporla al Sole e cambiandola spesso, in modo che rimanga fresca, ma non fredda, per non causare fastidiosi problemi gastrointestinali. In alternativa, un’altrettanto valida idea è quella di lasciare più ciotole, collocate nei diversi punti della casa o del giardino, se lo si possiede, senza dimenticare di portare con sé una borraccia, nel caso di una passeggiata all’aperto.

Lo accennavamo, con l’elevarsi delle temperature, anche l’alimentazione deve alleggerirsi. Tanto per cominciare, va aumentata l’introduzione di verdura e frutta. Melone e anguria, ad esempio, non dovrebbero mai mancare: piacciono e non poco ai nostri fedeli alleati e, in più, sono ricchi di acqua.

Meglio scatolette che croccantini. Le prime, infatti, oltre che più appetibili, contengono anche una maggior quantità di liquidi.

Non solo, qualora si avesse tempo da dedicare alla preparazione di appositi pranzetti, l’ideale sarebbe cucinare carne: di vitello, manzo, ma anche pollo, tacchino, coniglio, accompagnati da carote, zucchine, sedano e qualche pezzo di patata. Una volta cotto il preparato, viene tritata la parte proteica, ridotte in purea le seconde e mescolato il tutto. Altra scelta, sulla falsariga, è di cucinare grandi quantità di prodotto, congelandolo poi in bustine monoporzioni e ricordandosi di metterle fuori dal freezer, qualche ora prima.

Meglio limitare, invece, i carboidrati. Pasta o riso vanno somministrati poche volte, nell’arco della settimana.

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