Il Galateo ci insegna anche come gestire fragranze e profumi…
Complementi d’arredo? Perché non parlare, allora, di diffusori e fragranze per l’ambiente?
Del resto, grazie ai design innovativi e alle scie sofisticate sono in grado di trasformare l’atmosfera della casa; valido contributo, nel renderla un luogo accogliente, caldo e solare. Fanno la differenza, ad esempio, nella sala da bagno, quando si è in cerca di un momento di relax; allo stesso modo, in occasione di un caffè con gli amici o di una cena tête-à-tête.
Certo, bisogna saper scegliere. Selezionare il profumo adeguato ai diversi ambienti, in fondo, è una vera e propria arte.
Partiamo, dunque, con il chiederci: diffusore o candele? “Il primo ha un impatto più rapido, giacché diffonde la fragranza più velocemente“, spiegano gli esperti. Va, dunque, posizionato in ambienti con elevato spostamento d’aria, come potrebbe essere l’ingresso, oppure negli spazi più ristretti, come il bagno. Attenzione, però, affinché la sensazione al naso rimanga costante, “va continuamente riempito con l’apposito refill“. Dal canto loro, le seconde “diffondono la fragranza più lentamente, ma creano un’atmosfera decisamente più magica“. Si prestano, pertanto, ad interpretare spazi ampi. Se ne può accendere una o più di una, purché, ovvio, della medesima tipologia.
I Room Spray – a loro volta – servono per ‘accentuare’ e rendono al meglio, se vaporizzati poco prima che arrivino gli eventuali ospiti. Risultano decisamente più volatili, a meno che il getto non sia diretto verso tessuti, dalle tende agli asciugamani. In tal caso, è bene – tuttavia – assicurarsi che non macchino.
Per quel che riguarda, poi, la zona living, nel momento in cui si attendano ospiti, il consiglio è quello di utilizzare, per l’ingresso, una fragranza che sappia di pulito; che ricordi – per dirne una – la biancheria appena stesa al sole, distinguibile dalle note dolci e talcate. “Per le zone giorno, si può optare per note calde e seducenti“, perfette per quattro chiacchiere insieme. Non in sala da pranzo – sia ben chiaro – dove, se ce ne fosse il dubbio – è sempre meglio evitare i profumi d’ambiente. A padroneggiare dovrebbe essere, infatti, l’odore del cibo appena sfornato. Quindi la parola d’ordine è, senza andare troppo per le lunghe, parsimonia.
Anzi, rimanendo sull’argomento, a proposito della cucina, “via libera a fragranze che esaltino le note della frutta e della verdura“, ma possono andare bene anche le scie ispirate a vini e liquori o a piante aromatiche come timo, rosmarino e basilico.
In camera da letto, infine, le note di lavanda aiutano a rilassarsi e possono essere vaporizzate sul cuscino, con uno spray specifico. Vanno evitate, al contrario, le fragranze esageratamente invadenti. La discrezione qui regna, grazie all’influenza esercitata da fiori bianchi, tè e muschi.
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