Ristrutturare: contemporary style… in stile retrò

Volte a padiglione, ricoperte dagli imponenti affreschi; pavimenti, secondo tradizione, in marmette, ma anche un tesoro, ragguardevole, composto di libri, dai più datati ai recenti, e un importante pianoforte, a definire gli spazi. Dove i trovate?

E dove, se non in quella che, per molti, è considerata la ‘Capitale Morale’ dell’arte e della storicità? Benvenuti in terra di Sicilia, per la precisione a Palermo. Qui, nella Casa A210, antico e contemporaneo trovano la propria coniugazione, grazie allo sforzo di una squadra di designer, di tutto rispetto. I professionisti dello studio DiDeA, intenti nell’impresa di restauro della dimora Signorile, tracciato degli albori del XX sec., hanno dato volto ad un progetto originale, orchestrando un tipo di ristrutturazione, in cui l’afflusso di luce assurge a leitmotiv, efficace strumento per potenziare la dimensione di ogni singolo spazio.

Dalle pareti portanti hanno rubato l’anima vani e passaggi allineati, raccordo tra i tre principali ambienti dell’abitazione: studio, soggiorno e sala musica.

Come un nastro, la maestosa libreria ripercorre stanza a stanza, fil rouge di una zona living coesa e fluida.

La cucina, celata dietro una porta scorrevole in vetro satinato, si presenta come un microcosmo dal sapore candido, interrotto appena dagli accenti in acciaio, in perfetto dialogo con l’area pranzo.

La notte riesce, invece, ad esprimere tutta la sua vocazione, calda e raccolta, sfruttando i toni intimistici del legno in rovere, interpretato anche per il letto e la cabina armadio, ideati su misura.

Medesimo tema per il bagno, abbinato, tuttavia, in questa versione, al Corian e alla resina bianca.

Un tratto di uniformità, ulteriormente confortato dall’utilizzo, sapiente, del ‘verde’. Sagace soluzione, le piante, per stemperare il fare, altrimenti, sin troppo ‘ingessato’ dell’intero abitato.

E invece no. Qui il passato rivendica la propria presenza, conferendo sobrietà e stile, decelerando una misura futuristica dell’abitare, come è giusto che sia in rispetto alla collocazione, interprete – il tutto – di una personalità funzionale e, al tempo stesso, avvolgente.

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