Sala da pranzo, che più moderna non si può
Casa dolce casa… e se c’è uno spazio dedicato per antonomasia alla condivisione, beh, in questo senso, dubbi non ce ne sono. Trattasi della sala da pranzo.
Ora, beninteso che i parametri di funzionalità e comodità vanno costantemente tenuti da conto, bisogna considerarne anche la disposizione e l’effetto tutto, al fine, tale da risultare accogliente.
E’ questo il luogo in cui condividere i pasti insieme ai nostri cari, ma anche la stanza in cui riceviamo gli amici. E’ la sede dedicata allo studio o, in tempi di smart warking, alle ore trascorse nel lavoro.
Va quindi abilitata dell’adeguata personalità, dotata del giusto carattere. Insomma, personalizzata.
Estraniata dalla cucina oppure in modello open space, può tradursi in svariate soluzioni, tutte interessanti, purché in linea con il resto dell’arredamento.
E, passo dopo passo, protagonista assoluto dello spazio abitativo in questione è, ovviamente, il tavolo. Andrà valutato, pertanto, con particolare cura, tenendo presente soprattutto la frequenza d’utilizzo e quante persone, idealmente, potrebbero accomodarvicisi. L’opzione allungabile è dunque tra le prime di cui tener conto, così da evitare eventuali ingombri e tutelare la libertà di movimento.
Se, in quanto ai materiali, poi, prediletti sono il legno, il vetro/cristallo e il marmo, riguardo alle forme c’è parecchio da dire, dal momento che determinano l’impatto stesso con l’ambiente tutt’intorno. Spazi ridotti? Non esitate a puntare su linee tondeggianti. Se, al contrario, la sala è ampia, il tavolo rettangolare è quello che farà al caso vostro.
In alternativa, scelta sofisticata ma funzionale, sempre, a spazi di largo respiro, l’ovale, capace di ridurre gli ingombri, senza perdere di prestigio.
Parlando di consistenze, in gran rispolvero il legno, peraltro solido e resistente. In rovere, sappiate, è attualmente il più à la page.
Siete alla ricerca dell’effetto leggerezza? Raffinati e moderni, dirigetevi verso il cristallo. E’ possibile acquistarlo con base in metallo o in marmo. Chic, di classe… unica accortezza, maneggiare con cautela, giacché si tratta di un manufatto particolarmente fragile.
Parlando di evergreen, il marmo è un intramontabile. Un investimento, destinato a non passare mai di moda. Resistente, anzi indistruttibile, offre l’opportunità di venir prodotto su misura. Qui il concetto di contemporaneità si gioca sulla struttura portante che, se in acciaio, lo rende tanto più simile ad un pezzo di design.
Stesso dicasi per le sedute. Ton sur ton, secondo prassi, o a contrasto con il tavolo, per un mix and match che movimenta e dà colore, senza stancare lo sguardo.
Va da sé che il numero delle sedie segua la grandezza del tavolo. Va tenuto, tuttavia, presente che, tra un punto d’appoggio e l’altro va mantenuta una distanza di almeno 40 cm, così che ogni commensale possa muoversi liberamente, senza infastidire chi gli è accanto.
Altro elemento imprescindibile è il peso della sedia. Se esagerata, risulterebbe poco pratica.
Se amplifichiamo la prospettiva, è facile rendersi conto che, qualora il living fosse separato dalla cucina, utile potrebbe rivelarsi la presenza di un mobiletto basso (o buffet), ideale come piano d’appoggio. Risolutivo anche nei momenti di allestimento della tavola o nel corso della cena, per agevolare la distribuzione delle portate.
Che dire, infine, della credenza? Perfetta per conservare il servizio destinato alle cene importanti, diverso da quello d’uso quotidiano, si accompagna, in genere, all’angolo bar. In abbinamento, quest’ultimo, per un’ operazione pianificata, al carrellino, con sopra i diversi liquori oppure un vero e proprio mobile, in cui collocare bicchieri e bottiglie.
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