10 cose che non vedrai più negli Hotel

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10 cose che non vedrai più negli Hotel

Viaggi e turismo sono tra i settori più colpiti dalle misure attuate in tutto il mondo, nel tentativo di rallentare la diffusione del COVID-19. Secondo alcune stime, l’industria è destinata a perdere circa $1,2 trilioni. Pertanto , laddove le linee guida si sono sono fatte più morbide, gli hotel non vedono l’ora di accogliere nuovamente i propri ospiti. Certo è che il modo di soggiornare potrebbe apparire decisamente diverso dall’ultima volta che si è fatto il check-in.

Viviamo in una nuova era“, ha dichiarato, in un comunicato stampa, Arne Sorenson, presidente e CEO di Marriott International, società madre di Marriott, Ritz-Carlton, W Hotels, Sheraton e altri ancora. Anche il modo in cui si arriva a destinazione sarà diverso, poiché anche le compagnie aeree stanno attuando misure post-pandemiche.

Check-in alla reception

Maggiore è il numero di persone con cui si entra in contatto, maggiore è il potenziale scambio di germi. Perciò, si può supporre, proprio negli hotel, di trovare meno luoghi di ‘contatto’. A cominciare dai tradizionali check-in presso la reception, con tanto di dipendente dove, in genere, viene consegnata la chiave, insieme ai materiali promozionali. Al suo posto, con sempre maggiore frequenza si tende a promuovere il check-in mobile. Pensate, sono già disponibili in 3.200 hotel Marriott in tutto il mondo, così come in alcune strutture IHG e Hyatt. E, probabilmente, sono destinati a salire, in termini di cifre, nel prossimo futuro. E’ anche probabile che ci si trovi, al momento in cui ci si rechi presso la reception, in una situazione assai simile a quella delle banche, con uno sportello divisorio a salvaguardia di entrambi: clienti e addetti ai lavori.

Chiavi

Il telefono diverrà, con tutta probabilità, anche l’alternativa alla chiave, per aprire la porta. Un metodo, quello delle “chiavi intelligenti” già promosso in alcuni resort Disney, Marriot, hotel IHG e proprietà Hyatt, tramite le rispettive app.

Alberghi pieni

Al pari dei ristoranti, nell’era post-Coronavirus, gli hotel limiteranno la propia capacità per un bel po’ di tempo. L’Eden Roc a Cap Cana, nella Repubblica Dominicana, per esempio, attualmente apre le porte solo al 30% della sua clientela.

Shampoo e balsamo di grandi dimensioni

Una volta in stanza, quest’ultima potrebbe risultare diversa. Shampoo e balsami di grandi dimensioni, a cui molti hotel si sono convertiti, nel tentativo di essere eco-compatibili, potrebbero venire gradualmente eliminati. Al loro posto, avranno la meglio i mini flaconi. Più indicati, data la situazione.

Macchine da caffè e minibar in camera

Data l’esigenza di ridurre il numero dei ‘punti di contatto’, ovvero gli oggetti che gli ospiti toccano frequentemente, le macchine da caffè in camera e il minibar saranno probabilmente rimossi dalle camere.

Caffè nella hall gratuito

Cattive notizie anche per quanti, al risveglio, hanno bisogno di essere rianimati. Niente più caffetteria self-service o colazione comune nella hall, la mattina. Crea troppe opportunità di contatto. La leva sul distributore mentre si riempie la tazza o il manico della caraffa mentre si versa il latte, per citarne alcune. Stesso vale per i refrigeratori d’acqua o di limonata, dove vengono riempite le tazze.

Happy hour gratuiti

I Kimpton Hotel, in particolare, sono famosi per i loro happy hour serali, in cui gli ospiti sono incoraggiati a godersi un bicchiere di vino o un cocktail gratuiti mentre socializzano nel salone. Nell’era del distanziamento sociale, questo tipo di intrattenimente – c’è da immaginarlo – sarà bandito.

Più facile imbattersi in un cameriere mascherato e guantato, in piedi, dietro il buffet, in attesa di effettuare il servizio.

Piscine affollate

La buona notizia è che i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) affermano che non ci sono prove che il COVID-19 si possa trasmettere se, pur essendo in gruppo, si rispettano le norme adeguate. Altra storia sono, ad esempio, le piscine, a cui potrebbe essere limitato l’accesso. Oppure aree come le spiagge, in cui il numero di sedie a sdraio ed ombrelloni potrebbe venire drasticamente ridotto. “Prevedo una crescente richiesta di cabine, in piscina. Offrono privacy alle famiglie e ai piccoli gruppi e tengono al sicuro dagli altri“, afferma Karen Whitt, vicepresidente del marketing di The Palms, a Reader’s Digest.

Fatture cartacee alla cassa

Poiché gli hotel mirano a ridurre l’interazione tra dipendenti e ospiti, è probabile che ci sia una sorta di incoraggiamento verso l’auto-checkout online o tramite l’app dell’hotel. Ciò significa che non sarà sempre meno possibile pagare in contanti o tramite moduli cartacei, come ad esempio gli assegni.

Disinfettanti per uso ospedaliero

Indubbio, un aumento delle misure di pulizia. Marriott riferisce: “Negli spazi pubblici la società ha aggiunto ai suoi rigorosi protocolli di pulizia il trattamento delle superfici con disinfettanti di livello ospedaliero, e che questa pulizia venga eseguita con maggiore frequenza“. Gli stessi disinfettanti verranno utilizzati anche per pulire le stanze degli ospiti. Hyatt sta collaborando con il Global Biorisk Advisory Council (GBAC) per garantire che le sue proprietà siano pulite e sicure.

Misure di pulizia ad alta tecnologia

Prevedibile, infine, vedere più robot utilizzati per le pulizie, come quello utilizzato presso il The Westin Houston Medical Center. I robot eliminano i germi con la tecnologia a luce UV. Marriott sta inoltre sperimentando la tecnologia di spruzzatura elettrostatica, per pulire rapidamente camere, hall, centri fitness e molto altro, con disinfettanti raccomandati dal CDC. Anche con le misure aggiornate, il consiglio è di fare comunque attenzione, che alla prudenza non c’è mai fine.

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