Il mistero del Mugello: ma questa non è una serie Tv

Il mistero del Mugello: ma questa non è una serie Tv

Ha il sapore di una fiction e pure di una tra quelle meglio riuscite. Del resto, gli ingredienti ci sono tutti. Un bambino, piccolissimo, ‘dissolto’ nel nulla, in un posto votato alla tranquillità. Un paradiso, per chi è in cerca di relax. Irraggiungibile e, incredibilmente, proprio come nei migliori tra i racconti, situato nei pressi di un bosco. Non manca neppure un laghetto.

Nicola Tanturli, classe… beh, 2019, fate voi. E’ scomparso da circa due giorni e già le energie, tutte quelle possibili, si sono attivate alla ricerca del piccolo. 200, i soccorritori, tra Forze dell’ordine, volontari, abitanti della zona e persino gli ospiti dell’Eco-villaggio (dite voi se non si respira di fiction), limitrofo alla residenza della famiglia. Qui si producono creme ai petali di rosa e si è talmente fuori dalla realtà, che pure la rete telefonica presenta evidenti difficoltà di collegamento.

Il paese in cui Nicola vive con mamma, papà e un fratellino appena più grande si chiama Campanara, frazione – isolatissima, si raggiunge solo tramite una mulattiera – di Palazzuolo sul Senio (Fi).

Così, lunedì sera, i genitori – questa è la cronaca – hanno messo i bimbi a letto, come sempre. La mattina seguente Nicola non c’era più. Volatilizzato. Con il coordinamento della Prefettura, nell’immediato, quindi, si è dato il via alle ricerche: “È un bambino molto attivo – testimonia il sindaco, Gian Piero Philip Moschetti molto vispo. Potrebbe camminare per un chilometro all’ora. Non sappiamo quanta distanza possa aver fatto. Era abituato ad uscire dalla casa, a vivere all’aria aperta…” La comunità intera, sconvolta, si è mobilitata.

L’area scandagliata si amplia per un raggio di 10 chilometri quadrati. Alle ricerche dei vigili del fuoco si sono unite pure quelle dei carabinieri, del soccorso alpino, della Protezione civile e c’è già, pure, un elicottero dotato di termoscanner e tanto di droni. “E’ un’area quasi vergine dal punto di vista della presenza umana“. Sono arrivati, ad aggiungersi, anche i sub dei pompieri, per ora con esito negativo. Unità cinofile e cani, anch’essi, fanno il loro: “L’area dove si concentrano le ricerche è estesa e impervia“, si conferma. “Lo stiamo cercando e lo continueremo a cercare. Non ci fermiamo” .

Chiaro, al di là delle indagini si è è già messa in moto – inevitabile – anche la macchina dei Media e con essa, pure quella delle illazioni. Se ci si è accorti dell’assenza di Nicola già a mezzanotte perché attendere, per avvertire chi di dovere, fino alle 9:00 del mattino seguente? Trapela che il bambino soffre di sonnambulismo, che era solito incamminarsi da solo in luoghi altrimenti, per chiunque foresto, desueti. E ci si nutre, via via, di notizie. Frammentarie, per ora. Di aspettative, di speranze, soprattutto. E di volontà. Quella di trovarlo.

Di recuperarlo vivo e sano e ricordare, un domani, il tutto, come ‘la volta in cui, banalmente, Nicolino ha commesso una marachella‘. E tutto si è concluso in un pianto, un caldo abbraccio e, magari, un’allegra risata.

ULIMA ORA: E’ vivo, notizia d’agenzia. E sta bene.

Nicola è stato rinvenuto in un burrone, a circa tre chilometri dalla sua abitazione e sembrerebbe in buone condizioni. Sarebbe stato un giornalista a ritrovarlo: mentre saliva verso la casa avrebbe udito lamenti e rumori.

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